Sonia, la mia sorellastra
Data: 10/01/2018,
Categorie:
Anale
Tabù
Sesso di Gruppo
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... tazza per sedersi…“Qui, puttana, davanti a me, su” disse, e Serena, affranta, un centimetro alla volta si portò ai piedi della donna. Ostinatamente, guardava di lato, schivando la faccia sorridente di Paola.“Mani sopra la testa, mia cara puttana. E non voglio vederle muovere da lì.” Ordinò secca, e di nuovo Serena, senza guardarla, obbedì. Alzò le braccia, e intrecciò le dita delle mani sopra il capo.Fu però costretta a guardare, quando sentì Paola frugare nella tasca della giacchetta ed estrarre qualcosa… Da principio non comprese… erano i due collari che Marco aveva acquistato assieme a quello che le era stato messo al collo… ma non poteva certo metterglieli al collo ora!!! Che voleva fare??Paola si chinò in avanti, uno dei due guinzagli tra le dita e aprì la chiusura, poi abbassò le mani verso il bordo inferiore della maglia di Serena… le mani passarono sotto, e avanzarono verso le sue tette… Serena non osava muoversi, mentre sentiva il collare strisciarle sul ventre… lento… Paola la guardava negli occhi… attendendo una sua mancanza, ne era certa, un suo errore, come ad esempio abbandonare la posizione imposta…Prese a sussurrarle, mentre ora, con la fibbia del guinzaglio sfiorava il capezzolo…“Vedi, gran signora… sono due giorni che Marco mi tiene a stecchetto… astinenza totale…” diceva guardando il viso di Serena, che ad occhi chiusi ora sentiva Paola mentre faceva passare il collare attorno al suo seno sinistro, proprio alla base… “… sa bene quanto ti voglio… ...
... totalmente… ma devo sempre guadagnarmi le ricompense…”E mentre parlava, serrava la chiusura del collare… poi prendeva l’altro e si indirizzava a fare lo stesso con il seno di destra…“oggi mi sono comportata bene… e tra poco mi prenderò la ricompensa… nel frattempo di preparo per bene…” e senza ulteriori preamboli, chiuse anche il secondo collare…Serena, a palpebre frementi, li sentiva sulla pelle del seno… serravano, appunto, non da far male, ma da infastidire… senz’altro da umiliare… Ed ora, la maglia le veniva sollevata… Paola contemplava l’opera…“Bell’effetto, gran signora… fossi in te, adesso starei attenta a piegarmi… se il maritino vede, sarà difficile da spiegare…” e sghignazzò contenta, lasciando ricadere la maglia. Poi si alzò, rapida.“Su puttana, andiamo, che la serata è ancora tutta da gustare…” disse, attendendo il rialzarsi di Serena, avvilita. Prima di uscire, però, Paola si arrestò ancora…“Oh! Quasi dimenticavo” disse sfilandosi la giacchettina e rimanendo con il solo corpetto “questa la lasciamo qui… noi abbiamo provato, ma la macchia non viene via, giusto, gran signora?” disse Paola.Serena guardò la bastarda… il seno di lei messo ben in risalto dall’abbigliamento a dir poco sexy… rabbia dentro di sé, rabbia che doveva essere ingoiata, messa da parte…“Sì…” sussurrò soltanto, il fastidio dei collari che le ricordavano l’ubbidienza…Paola aprì la porta del bagno, ed entrambe tornarono alla tavolata. Serena, occhi bassi, non poteva vedere la reazione del marito, colpito ...