Sonia, la mia sorellastra
Data: 10/01/2018,
Categorie:
Anale
Tabù
Sesso di Gruppo
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... sorridendo.Serena fremeva, chinava il capo, tornava ora a guardare il membro di lui… ma non poteva urlare… il vicino… il vicino avrebbe sentito…Il cilindro si spense.“No!!! A-accendi!! Ti… ti prego!!! Ho bisogno… Marco ho bisogno!!” sputò fuori, guardandolo disperata in faccia.Ma lui rimaneva immobile, ricambiando lo sguardo.“Mio… Mio Dio…” sussurrò, ormai oltre il confine della sconfitta “io… io voglio tanto cazzo… per favore…”“Non ho sentito ancora, puttana.”E per tre secondi, il cilindro vibrò ancora, squassandola…“OMMERDAAAAA! IO VOGLIO TANTO CAZZO!!! DAMMI IL TUO CAZZO PER FAVORE!!!!” urlò a pieni polmoni.Il sorriso di Marco era di trionfo. Nuovamente, l’aveva piegata alla sua volontà. Guardava quella tettona ansimante, legata e inginocchiata ad implorare di essere scopata… Molto diversa dalla spocchiosa signora di qualche tempo prima… ma era ancora all’inizio… l’avrebbe spogliata di tutto, l’avrebbe fatta dipendere dal suo cazzo in tutto e per tutto. Certo che ora lui doveva svuotarsi… e quella tettona era lì, pronta a subire di tutto… ma…Un’occhiata andò verso Sonia, lì, ferma, ubbidientemente silenziosa.Uno schiocco di dita di Marco, e la ragazzina si avvicinò, portandosi vicina a Serena, che la guardò smarrita.Che succedeva? Si era umiliata come Marco voleva, gli aveva urlato in faccia quanto voleva il suo cazzo… ora… perché aspettava??Una sorta di tacita complicità scorreva tra i due in piedi lì accanto… lo vedeva dal loro modo guardarsi… Marco, sempre padrone ...
... assoluto della situazione… e quella troietta con quel fare da servetta…“Dunque Sonia, dimmi tu… se il mio cazzo non viene svuotato subito, dovrò soddisfare la nostra puttana…” disse Marco, espressione furba in viso.La ragazza non dubitò sul senso di quella frase. Né fece espressioni di sorpresa. Guardò Serena per qualche istante, e poi sorrise, di una falsa remissività…“No, signore, posso provvedere io…” disse inginocchiandosi.Serena restò sconvolta. Non si disse che le era risparmiato un altro abuso… no... mente e corpo… Marco la trasformava… isterica ora, davanti a quella scena…“No… ma che fai??? Io! Io voglio il cazzo!!!” diceva tirando sui collant che la imprigionavano.“Magari la prossima volta, puttana… quando imparerai la vera ubbidienza…” sussurrò Marco, mentre una mano accarezzava il viso di Sonia, e poi traeva la testa verso il membro eretto.“Marco, ti scongiuro!!! Fammi godere!!! Ti sto implorando!!!!” quasi urlava Serena, incurante di chi poteva udirla…Il viso di lui tradì un secondo di visibile piacere, mentre Sonia se lo infilava in bocca e iniziava a lavorarglielo…“Mani dietro la schiena Sonia… se vuoi fare la brava servetta, fai sempre come ti dico…” diceva lui, ignorando ora Serena, resa furiosa da quello che vedeva. Sonia intanto, ubbidiente, si metteva in posizione, lasciando che Marco le guidasse il movimento, avanti e indietro.“Me la pagherai troia!!! Me la pagherai bastarda!!!” continuava Serena. Sonia continuava il suo spompinare, ma gli occhi adesso si ...