1. Il primo triangolo


    Data: 10/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: sicilturiddu

    ... abbronzatura mettevano in risalto le grandi labbra, considerata la posizione assunta delle gambe piagate all’altezza delle ginocchia e divaricate.
    
    Lui dal fisico atletico e palestrato, ma con un cazzo moscio, non degno di essere né guardato né descritto. Furono attimi di celestiale visione guardare Lei, il mio sguardo incrociò il suo, ma nel contempo il mio arnese era già dritto, come accade sempre la mattina appena sveglio e reclamava la sua dose di piacere. Lei non si scompose affatto, anzi accennò il saluto con la mano seguito da due parole incomprensibili; Lui mormorò alcune parole rivolgendosi a Lei, si guardarono in viso, sempre sdraiati, accennarono entrambi un “SI” con il capo. Immediatamente Lei si alzò dalla sdraio, si avvicinò al muretto che separa le due abitazioni, si appoggiò con le tette sul muretto e mi fece segno con l’indice in alto di avvicinarmi a Lei. Ubbidii immediatamente accostandomi a Lei, le porsi la mano per salutarla, ma Lei mi blocco il braccio all’altezza del polso, spostando la mia mano sul suo seno, facendomelo accarezzare; contemporaneamente mi guardò negli occhi sorridendomi e ammiccando l’invito a saltare il muretto per raggiungerla all’interno della sua veranda. Lui nel frattempo s’era ritirato in casa, saltai il muretto con il cuore che batteva per l’inaspettato invito, mi prese per mano e mi condusse in casa nell’ingresso-soggiorno. Dappertutto c’erano bottiglie di birra vuote, copricostume sui divani, sandali ed infradito ...
    ... mischiati tra loro, CD poggiati sulle sedie, bicchieri in plastica rovesciati a terra; una confusione di oggetti da far paura. Lei spostava coi piedi scalzi, mentre passava, tutto ciò che le capitava sotto, mentre mi tirava per mano verso il divano a quattro posti che stava sulla parete longitudinale del soggiorno. La seguivo guardando i suoi glutei che sobbalzavano ad ogni passo. Arrivata in prossimità del divano rivestito di un raggiante rosso pompeano, si sedette, allargò le gambe mostrandomi la figa depilata, mi tiro il braccio che ancora teneva ben stretto e mi fece segno di inginocchiarmi davanti a Lei e tirando fuori la lingua, portò la sua mano alla lingua e poi alla figa, facendomi capire che desiderava che gli leccassi la figa. Non necessitavano tutti quei segni e quelle procedure per capire quali erano le sue fantasie e le sue aspettative. Il mio cazzo non stava più appoggiato all’addome, ma aveva assunto la posizione erettile verso l’esterno, lo slip era diventato incontenibile ed il dolore sulla cappella ormai ben aperta che strofinava sullo slip iniziava a darmi fastidio; sentivo che dovevo eiaculare da un momento all’altro. Nel frattempo mi ero inginocchiato davanti a Lei, già pronta a donare alla mia lingua la sua patatina bollente. Salivai quanto più possibile la lingua e tenetti un pò di saliva in bocca pronta ad usarla per meglio inumidire la sua stazione vaginale; mi accostai lentamente con la lingua al suo clitoride, lo lappai delicatamente e lo salivai ...