1. la mia prima volta


    Data: 15/01/2018, Categorie: Etero Autore: Perla83

    Avevo 19 anni non ero mai � stata� con qualcuno prima di allora, qualche storiella adolescenziale qua e la senza ma essermi mai spinta oltre, forse per via del mio carattere e dell�educazione che avevo ricevuto in famiglia.Ma tutto cambio quando incontrai lui, era scattato il colpo di fulmine per entrambi, ci conoscevamo da quindici giorni ma sembrava una vita, eravamo in sintonia su tutto e ci trovavamo alla grande. Lui moro, carnagione olivastra, lineamenti un po pronunciati, non molto alto ma di corporatura robusta.Una sera in una delle nostre canoniche uscite mi chiese se mi andava di andare a casa sua, ebbi un tuffo al cuore perche in quel momento non me lo sarei aspettato e forse perche non mi sentivo ancora pronta, ma gli dissi comunque di si.L�appartamento era in periferia in uno stabile di nuova costruzione, era un bilocale in, appena entrammo notai l�arredamento essenziale,tipico degli uomini che vivono da soli, avevo un� ansia da far paura ma al tempo stesso mi sentivo elettrizzata ed eccitata.Mi offri una birra che non feci nemmeno in tempo a finire perche si precipitò verso di me e mi abbraccio stretta, cominciammo a baciarci, sentivo la sua lingua insinuarsi in profondita cercando la mia. D�improvviso mi sollevò portandomi in camera sua, ci adagiammo sul letto, probabilmente aveva gia programmato tutto, la camera era infatti pronta per le grandi occasioni: luci azzurre soffuse, il letto ero rifatto ed in ordine le lenzuola profumavano di fresco.Tra una carezza e ...
    ... un colpo di lingua ci sbarazzammo pian piano di tutto cio avevamo addosso rimanendo cosi completamente nudi.Fu eccezionale quando le sue mani, a diretto contatto con la mia pelle, fecero presa sui miei seni e scesero giu, passando per i fianchi, fino al pube, le dita cominciarono a frugare frettolosamente schiudendo le grandi labbra sfregando sul clitoride.Il dito medio, quasi frastornato, si faceva strada per trovare il pertugio, allargai, di riflesso, leggermente le gambe per facilitarne l�entrata.Mani e dita lasciarono il posto alla lingua che a mo di pennello impazzito passava su e giu, dal basso verso il monte di venere, lubrificandomi tutta mentre mi teneva larghe le cosce cercando di aprirmi il piu possibile.Ero ormai andata ero arriva al culmine una volta ed ero sulla buona strada di arrivarci di nuovo, di sotto ero zuppa dei miei umori e della sua saliva, si staccò dalle mie gambe e, giacendo su un fianco, si posizionò di fronte a me. Ero sconvolta, madida di sudore e rossa in viso, lui mi guardava con aria compiaciuta e sbarazzina mentre con una mano si teneva la testa e con l�altra giochicchiava con i miei capezzoli facendo circhi sulle aureole.Era arrivato il mio turno, mentre lo baciavo sul petto timidamente scesi con la mano sul ventre fino a ad arrivare al suo cazzo, non ne avevo mai preso in mano uno fino ad allora, ne saggiai dapprima la lunghezza poi, afferrandolo piu stretto, la consistenza, in quel momento mi sembrava di marmo; con l�altra mano accarezzai ...
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