Solo per neri
Data: 15/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Ago99
... ulteriore accento alla densita' del busto massiccio. Comincio, arrivata in cima, a sentirmi vulnerabile. Io sono slanciata, ma lei e' piu' alta. Di nuovo, mentre sorride soddisfatta, mi incalza con quello sguardo penetrante e ferino, vagamente minaccioso. Mi sento risucchiata verso il suo viso. - Entra pure CARA. - Le dita avide di Mona mi passano piacevolmente fra i capelli lunghi e serici mentre, riluttante, vengo spinta con apparente delicatezza nel salotto. Trovo la forza di scostarmi dagli artigli dell'arpia solo quando lei ha gia' deciso di lasciarmi. Le sue mani odorano come i suoi piedi odoravano ieri. E' proprio una scrofa! Mi guardo intorno, e non sorprendendomi di trovare un arredamento essenzialmente spoglio e quasi del tutto bicromo e anonimamente minimalista proprio come detta la moda. A una parete, una libreria grande quanto un portadischi e' occupata da qualche volume sparuto di cui per fortuna non riesco a distinguere il titolo e varie cianfrusaglie di aspetto tribale. Un'altra, lunga quanto il muro, e' destinata invece a una delle passioni di Mona. Scarpe. Tacchi, sandali sottili, ballerine, tutte e solo scarpe aperte... Lei calza un paio di tacchi brillantinati rosa dalla punta a dir poco minacciosa. Le ciabatte le ha lasciate da parte per sta volta, ma la bandiera dell'africa e' ripresa su piu' volte fra poster, libri e sculture che sembrano prese all'edicola dell' aeroporto. Unica traccia di colore che spicca fra quelle tonalita' di grigio e rosa di ...
... pareti, mobilio e scarpe. Mi sembra di essere entrata nella sua testa! Un contenitore formalmente organizzato, sterile, in cui un tentativo di esotismo gridato a pieni polmoni prova a distrarre dalla totale mancanza del contenuto stesso. - Brava, ero preoccupata che all'ultimo rinunciassi. Non vedo l'ora di iniziare il "trattamento". - Mi sento ancor piu' a disagio. - Seguimi. - In uno studio vengo fatta sedere a una comoda poltrona mentre Mona abbassa le persiane fino a far si che filtri luce appena sufficientemente da intravedere le sagome e null'altro in piu'. Poi accende delle candele profumate che dispone sui mobili intorno. Ammetto di essermi lasciata sprofondare nella schienale soffice mentre la sonnolenza dopo la notte passata male si fa risentire di colpo. Una grossa lampada fatta da un minerale rosa viene appoggiata sulla scrivania davanti a me e il riverbero piacevole riscalda il mio viso stanco. Mona mi parla da dietro. - Ricordati CARA. I termini sono che dovrai seguire tutte le indicazioni che ti verranno date! - Blah,blah,blah... Le sue dita abili riprendono a passarmi fra i capelli e questa volta non mi scosto o non tento di oppormi. - Si' ricordo, cosa devo fare? - - O nulla di che per oggi, lasciati andare e fai un bel sospiro... ecco cosi'... Brava! - Mi sento debole, mentre vengo meravigliosamente premuta sulle spalle,le tempie e lo scalpo. Mi sento impotente e penso che alzarmi e andare via a quel punto sia impossibile: non solo perche' mi piace ma anche ...