1. Voci che corrono


    Data: 18/01/2018, Categorie: Lesbo Autore: Rubber soul, Fonte: EroticiRacconti

    ... spiraglio, potrei cambiare discorso ... no, lei si aspetta un commento, devo essere diplomatica, magari un "chissà" generico? Solo per temporeggiare. Mi sa che questo messaggio provocherà comunque un piccolo cambiamento nei nostri rapporti. Io potrei anche proporlo chiaramente, ma sono sicura che la metterei in imbarazzo e non voglio creare uno squilibrio nella nostra amicizia. Mi butto con una battuta stupida, ma ricca di puntini di sospensione. "Francy ... digli ... di sì ... non si sa mai. Hahahahahaha" “Ci crederebbe … non è il caso” è la sua risposta. “È vero, poi dovremmo farlo davvero x non deluderlo” e accompagno il messaggio con innumerevoli faccine ironiche. Pausa infinita. E orgasmo sussultorio appena mi sfioro. "Francy c6 ancora?" Niente. "Francesca!!!!!!!!!!!!!" "Scusa, mi ero...addormentata" "Mi hai fatto prendere uno spavento" "VIENI QUI" "Scherzi? Ma sai che ore sono? Non stai bene?" "Sì, scusa, è tardi, buonanotte" "Vuoi davvero che venga da te?" "Sì" "Arrivo, dieci minuti" Cazzo, e adesso? Lei sta venendo qui, alle due di notte, ora la chiamo e le dico di tornare a casa. No, mi invento una paranoia, ma dev'essere credibile! La chiamo, sono ancora in tempo, sarà appena uscita di casa, starà pensando davvero che non mi sento bene, sarà preoccupata, non posso dirle semplicemente "ho voglia di te". Potrebbe rispondermi che sono scema, anzi lo farà di sicuro, devo fingere un malore, ma credo che non ci sarà bisogno di fingere, mi verrà un colpo quando sarà qui. ...
    ... Ma cosa mi è saltato in mente, non potevo farmi i cazzi miei? Ormai mi sono masturbata, che bisogno c'era di fare questa figura di merda? Ma perché non risponde? Avrà la suoneria bassa, dai, rispondi ... Noooo, è già qui! Vado ad aprire la porta. Entriamo in casa in silenzio, mi aspetto che mi chieda spiegazioni e invece mi guarda, mi studia e io arrossisco, non posso guardarla, ho troppa vergogna, ho tradito la sua fiducia. Ci sediamo sul divano, vicine, mi prende la mano e mi sorride. Muoio. Per me il mondo è finito, ha saputo la cosa che non avrebbe mai dovuto sapere, e adesso è qui per dirmi che sto sbagliando tutto, che ho frainteso, che lei non prova per me le stesse emozioni, per dirmi che possiamo anche far finta di niente e sarà solo un piccolo episodio da dimenticare. Avrei potuto accettare una figuraccia così quando avevo quindici anni, adesso è un disastro, non avrò più il coraggio di guardarla in faccia. Mi piace da sempre, fin da quando eravamo ragazzine, l'ho vista crescere e diventare bella, bellissima cento volte più di me, l'icona del desiderio, e adesso mi crolla il mondo addosso. Adesso che mi ha preso la mano non le resta che cercare di consolarmi, in fondo mi vuole bene e immagina come io mi senta in questo momento. Me l'avesse presa ieri la mano, ieri che non sapeva niente, l'avrei accettato come un gesto di amicizia, di affetto, sarei stata felice di questa bellissima sintonia, adesso no, non voglio conoscere i suoi pensieri in questo momento, non può ...