AMICHE
Data: 19/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: suve
... stava monopolizzando, lasciando che i suoi amici intrattenessero Giulia. Le girava la testa ma non rifiutò un altro cocktail offerto da lui e dopo un po� rideva scioccamente, sentendosi sempre più partita, dimentica di tutto ciò che la circondava, fissandolo negli occhi di un blu profondo che le passavano sul corpo come se volessero spogliarlo. Lara, per quella sera, si era vestita con una gonna di pelle lunga fino a sotto il ginocchio, con due spacchi strategici che le arrivavano a metà coscia; sopra, una maglietta senza collo che le scivolava continuamente di lato, scoprendole la spalla.- Sei incantevole, non sai cosa ti farei. �Nella calca lui si era accostato e lei sentiva il torace muscoloso di lui premerle sui seni. Nel caos la voce le giunse direttamente all�orecchio facendola ridacchiare ancora.- E cosa mi faresti? �L�attrazione che Lara sentiva per lui si faceva sempre più forte, le piaceva quella sfrontatezza, quel suo essere sicuro, la testa le girava sempre più.Non capì la risposta di Luca, un sussurro perso nella musica assordante, ma comprese il tono e il suo corpo rispose per lei, facendola chinare in avanti verso di lui, gli occhi più che brillanti. Quando lui la prese per mano tirandola dietro di se non pensò neppure per un istante di opporsi, neppure vide il cenno che le fece Giulia.Si fece trascinare tra i corpi accaldati fino al lato del bancone, notando con divertimento la strizzata d�occhio che il barista fece all�uomo, e si ritrovarono, per una porta ...
... laterale, in un locale appartato, dove la musica filtrava non più assordante, con una fioca lampadina a illuminare casse e casse di alcolici e bibite varie.Spinta contro il muro, la bocca di lui che la cercava con voracità, ricambiò il bacio umido avviluppando con la propria la lingua che le aveva invaso la bocca.Lara si sentiva leggera, eccitata, una piccola parte della sua coscienza le diceva che non si era mai comportata così, che non doveva, ma era una voce lontana e poco gradita.Limonarono per alcuni minuti e quando lui si staccò dalla sua bocca Lara ansimò accorgendosi di essere a corto di fiato. Sentiva le mani forti stringerle i fianchi, scivolare sulle cosce, tirare su la gonna e lei non sapeva dire di no, anzi aspettava con ansia.Quando sentì le sue dita toccarle la figa da sopra le mutandine gemette di piacere, ancora di più quando le dita scostarono la stoffa entrando in lei, nella vagina già fradicia.La coscienza fece un ultimo tentativo di dirle qualcosa ma Lara la mandò a quel paese, senza più inibizioni, preda dell�alcool e delle sensazioni piacevolissime delle dita che la scavavano portandola a mugolare come una cagna prima e gemere forte poi quando un orgasmo precoce la scosse facendola sussultare tra le braccia dell�uomo.Ansimante, lo guardò con occhi stralunati. Non le era mai capitato di godere così in fretta. Lui la guardava senza parlare, in attesa, e Lara sapeva bene di cosa.Sorridendo maliziosamente, appena recuperato il fiato, scivolò lungo la parete ...