LA SPIAGGIA
Data: 21/01/2018,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Autore: scrittore erotico, Fonte: RaccontiMilu
Era una bella e soleggiata giornata di primavera inoltrata. Io, pensionato sessantenne e solo, decisi di andarmene al mare. In un posto molto incantevole, fatto di dune e mare cristallino, non molto lontano da casa mia, che spesso frequentavo perché si poteva stare in santa pace a prendere il sole nudi. Arrivato in spiaggia fui contento perché non c'era anima viva. Trovai un posticino riparato, vicino alle dune e mi sdraiai crogiolandomi al sole. Ed al sole mi addormentai. Dopo non so quanto tempo fui svegliato da alcune voci. Alzai lentamente la testa e mi accorsi che ad una decina di metri da me era arrivata una coppia e che stavano stendendo gli asciugamani sulla sabbia. Erano sui trent'anni. Lui di normale corporatura, con una incipiente calvizie, un po' di pancetta lei, molto ma molto carina. Capelli corti neri a caschetto, un seno che sarà stato una seconda taglia ed un culetto a mandolino armonioso ed attraente. Mi guardarono per un secondo poi continuarono le loro cose. Si sdraiarono. Lui si misi a schiena giù, mentre lei a pancia sotto sfogliando un giornale. Erano a meno di dieci metri da me, più in basso, verso il mare. Alzando la testa potevo vedere lei che ogni tanto alzava lo sguardo. Non era la solita donna che vedendo uno sconosciuto nudo abbassava lo sguardo. No per quegli istanti che guardava aveva lo sguardo fisso verso di me. Dritto, fisso. Io per sfida non abbassavo lo sguardo, anzi la fissavo cercando di capire il suo stato d'animo. Ogni tanto lei si ...
... girava verso il marito, che vedevo di spalle, bisbigliava qualcosa. Poi girando lo sguardo e sorridendo si rimetteva a leggere la rivista. Questo andò avanti per un po'. Con il ripetersi dei suoi sguardi, io per gioco iniziai a passarmi la mano sul cazzo che lentamente inizio ad ergersi. Era quasi una sfida la mia. Volevo vedere fino a quando avrebbe continuato a guardarmi. Più il mio cazzo diventava duro più lei si soffermava più tempo a guardarmi. Ormai la mia era diventata una vera e propria sega e lei dopo l'ennesimo ed intenso sguardo passò la sua mano destra sotto di se, sotto la pancia. Era sicuro, nonostante la vicinanza del marito aveva iniziato a masturbarsi, guardandomi. Notavo gli occhi più aperti ma ance la bocca che si apriva ad intervalli regolari. Io guardavo lei, lei guardava me. Lei si masturbava, io mi masturbavo. Il mio cazzo era diventato durissimo e tesissimo. Lo scappellavo, su e giù. Su e giù. Ormai lo scopo di entrambi era evidente. Godere. Godere insieme. Vedevo il suo viso contrarsi sempre di più. Si muoveva a scatti. Stava raggiungendo l'apice del piacere. Vedevo parte del braccio che si muoveva sempre più veloce. Ed anche io assecondavo i suoi movimenti segandomi sempre più veloce. La fissavo, la guardavo, volevo godere per lei. Fu un attimo. Intorno a me e come se esplodesse una bomba nucleare. Caldo, caldissimo. Luce accecante, fortissima. La distanza fra me e lei si azzerò. Non eravamo più a dieci metri, ma uno su l'altro, uno dentro l'altro. ...