1. la cabina dell'hotel Continentale


    Data: 25/01/2018, Categorie: Etero Autore: forrest sherman

    Un�estate di tanto tempo fa, Marco, un compagno di scuola mi invitò ad andarlo a trovare nell�albergo di lusso, l�hotel Continentale al mare dove passava le vacanze con sua mamma Lidia.Avevano 19 anni ed eravamo in procinto di iniziare l�università insieme. L�idea era che io, Luigi, sarei stato ospite per cinque giorni. L�hotel era meraviglioso ed era dotato di spiaggia sugli scogli privata e metteva a disposizione dei gozzi liguri a prenotazione per gli ospiti.Il mio amico era figlio unico , suo papà era un importante dirigente, separato dalla mamma, cui non faceva mancare nulla di soldi e di lussi, ma non stavano insieme, non so perché.La mamma era un donna molto avvenente di 47 anni, molto ben tenuta e curatissima, allegra e socievole con il gruppo di amici ricchi che trascorrevano le vacanze in quel paradiso.Le donne a me piacevano, ma ero ancora abbastanza imbranato a quell�età, avevo qualche amoretto ma nessuna vera esperienza di coppia.Ma l�età, l�estate e la situazione di agio mi fomentavano mentalmente e anche l�istinto sessuale era prepotente.In quella situazione non avevo ragazze con cui sfogarmi e al mattino la cosa costituiva un problema di ingombro�che manualmente risolvevo.Il secondo giorno Marco, con cui stavo ovviamente sempre insieme, fu costretto ad assentarsi per la visita militare che a quei tempi era obbligatoria. La cosa fu improvvisa e Lidia mi disse ce era spiaciuta che Marco dovesse assentarsi proprio mentre io ero lì, ma non se ne poteva fare a ...
    ... meno.Mi disse, �vorrà dire che ti farò compagnia io, prenoterò il gozzo e ci faremo un bel giro fino a Portofino, ti va? , e tu lo condurrai, io non sono tanto esperta di barche��Io fui comunque contento di quell�opportunità, e alla mattina, dopo aver salutato marco che andava al treno, andai vero gli scogli passando per per il ponticello che dava sul bordo della piscina e poi sulle terrazze sopra gli scogli ed il moletto.Andai nella cabina privata a mettermi il costume e appesi alle grucce c�erano gli indumenti della signora Lidia.Ero eccitato dal trovarmi solo in quella cabina, e morbosamente esamina gli indumenti intimi che vedevo appesi, c�era un vestitino bianco a tubino che la signora Lidia riempiva benissimo con le sue belle forme, un reggiseno rinforzato dai ferretti, che profumava di rosa e le mutandine della stessa tinta, roba fine, di pizzo.Ero tanto eccitato che non potei fare a meno di masturbarmi odorando quegli indumenti, fino a schizzare, con fortissimi sensi di colpa per quegli atti che, secondo la morale che pur avevo, erano un filo audaci, daiii�odorare la biancheria della mamma di un amico, odorare il suo profumo, guardare la sua roba�Un po� sconvolto uscii e trovai subito la signora Lidia che mi disse �finalmente! Dormiglione, il gozzo ci aspetta da un�ora, partiamo subito!�Scesi nella barca, aiutato da un bagnino Dino, che mi accese il motore entrobordo diesel a tre cilindri, lei fece un saltino, aveva un bikini non ridottissmo, da vera signora, e portò con ...
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