Bloccata dal suo incanto
Data: 29/01/2018,
Categorie:
Lesbo
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... compongo musica classica collaborando con violinisti che provengono da vari paesi europei, apprezzati e stimati colleghi, professionisti di grande livello, dato che sto lavorando a un progetto piuttosto ambizioso che indubbiamente mi sottrae energia, però m�elettrizza stimolandomi di continuo, in quanto stiamo preparando una colonna sonora per un lungometraggio riguardante un tema astrofisico d�una produzione americana.Galassie e violini con innesti di viole in contrapposizione ad altri archi che non ho ancora ben identificato. Io lavoro con zelo dedicandomi con dovizia e scrupolo nelle scelte, tuttavia questa mattina è strana, è alquanto millimetrata e originale, ma la mia mente non è paragonabile al mio strumento che possiede quattro corde accordate a intervalli di quinta. In quell�istante accendo il registratore digitale e ascolto le tracce incise ieri, sono d�indiscutibile perfezione penso, ma non filtrano, non identificano abbastanza né penetrano sufficientemente, avverto che manca qualcosa. Io mi meraviglio e forse mi spavento alla sola idea che mi passa per l�anima, e mi chiedo se sono al culmine della mia carriera o se sono soltanto in una fase d�incontaminato e di schietto delirio. E se devo ricorrere al parere, di solito perfetto di sua maestà Jacques, mi chiedo in che posto nascosto riposa la mia creatività. Io rifletto, ma la voglia di vederla m�appare chiarissima, in quanto l�attrazione che sento è inequivocabile, lampante. In quel ...
... momento spengo il registratore e prendo il violino. Lo guardo, lo sfido e inizio a suonare senza spartito, data la mia memoria senza paragoni. Sono venti minuti di genuina e di sincera poesia fatta di suoni e di colori che escono dalle mie mani e da quello strumento infinito.Dopo esco dallo studio quasi di corsa, in un minuto sono a teatro, entro da dietro come sempre, visto che l�emozione che mi scuote è la stessa nonostante gli anni e i ricordi. La meraviglia e la sontuosità che quel luogo possiede sono veramente incomparabili e senza confronto, in quel rapido frangente mi rivedo bambina che incantata assisto al concerto per violino e orchestra di Tchaikovsky con mio papà commosso, che già aveva ampiamente compreso il mio destino di musicista. A quel punto percorro l�interno salutando a bassa voce, mi soffermo a leggere una locandina e arrivo in sala. Jacques è il direttore d�orchestra che sostituisce per tre settimane il titolare, la mia musa, la mia grande sofferenza, la mia astratta e insopportabile passione verso una donna che non teme né dimostra.La rapida successione delle note da esporre suona nella mia mente, ma non vedo Helene. La scorgo nel golfo mistico seduta per terra, quasi distesa con gli auricolari e un minuscolo lettore musicale fra le mani. Nessun cenno né un sorriso, lei mi vede e nel mentre mi porge una cuffietta che io indosso senza parlare sedendomi accanto. Lei sta ascoltando la polifonia a quattro voci della scuola di Notre-Dame e scorgo una ...