1. Amo educare un culetto stretto, magari vergine...femminile possibilmente


    Data: 01/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    ... Farlo troppo lentamente diventa un supplizio di Tantalo. Ti farò male, ma passa, tesoro. Sembra non sentire neppure le mie parole ed è dura come un pezzo di legno. Un bolo di saliva sul buchetto serrato spasmodicamente e vi poggio l'arnese a sua volta bagnato di saliva e dei suoi umori naturali, non posso desiderare altro. Una occhiata a Fran che le bacia la bocca come può, la posizione non è delle più agevoli, spingo di più, con determinazione. Dio se è stretta! A mali estremi...le farò certamente un gran male...mugola infatti, gridare non può, gravo in parte con il mio peso e cede un poco, spingo di nuovo e cede di più. Spingo ancora e finalmente il glande entra per una parte, un poco di più, ed ancora... Fran le porta le gambe sulle mie spalle e può ora baciarla e carezzarla. Esco dal buchetto un poco e rientro un poco, è bellissimo, comincia ad allargarsi, è il momento più bello, quello che mi piace di più, ma devo decidermi, andare avanti o farla soffrire inutilmente. Mormora un lungo no quando spingo con più energia ma senza esagerare e finalmente il glande entra tutto nel suo delizioso orifizio. Sempre impaurita ed irrigidita stringe i pugni serra i denti ma non grida...brava piccola. La sua amante ha soffocato con un bacio il grido improvviso di dolore e la sento stringersi attorno al cazzo. E' fatta, quando la testa del cazzo è tutto dentro anche il secondo sfintere è aperto, ben dilatato...e Fran si dà da fare. La mano raggiunge il clitoride, lo titilla. Spingo con ...
    ... controllata determinazione e la penetro pian piano, a piccoli colpi fino all' elsa, quasi perdo il controllo di me stesso...se godo ora...un guaio...mi immobilizzo ma anche così i suo sussulti quasi mi portano a godere, serro i denti e le chiappe, resisto il tempo necessario a ritrovare la calma. Sto ancora fermo ben confitto in lei. E' sufficiente. La giovane, in lacrime, viene stesa sul fianco sinistro al centro del letto ed io mi pongo dietro di lei. Basta, per piacere basta, è tremendo, ma Fran non transige né io lo avrei accettato. Non è finita ancora. La piccola poggia il capo sul mio braccio, su l' omero, quasi su l' omero, è così minuta, piccola anche di statura...e la mia mano può agevolmente raggiungere il seno, per una carezza o per trattenerla. Basta! Basta, supplica...no, non basta! Non mi basta. Questa volta non grida e si lamenta soltanto un poco mentre lo spingo sempre con delicatezza nel culetto già più largo ed accogliente, ormai violato ed addomesticato in parte. Il membro entra quasi agevolmente, senza troppe difficoltà. Tengo la destra sul petto ma la sinistra con cui normalmente in queste situazioni faccio loro un ditalino è senza lavoro, sostituita da Fran dalla sua mano, dalla sua bocca... Una pausa, serve a dilatarla, a rendere la successiva penetrazione meno dolorosa. Arretro il bacino, esco del tutto per poi, solo qualche attimo dopo, penetrarla ancora. Nessuna difficoltà, la parte non ha avuto il tempo di contrarsi. Lo spingo ben a fondo e faccio ...
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