1. SCHIAVA


    Data: 01/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: Clater

    Dopo diverse ore di viaggio forse in un autocarro, dai movimenti sento che vengo scaricata e riposta in altro luogo, dal tubo che ho in bocca mi viene versata dall�acqua, capisco che ci dovrò stare parecchio in quella cassa, il tubo in bocca per acqua e forse viveri, catetere per liberare le vescica, butt plug per tappare il culo e non espellere escrementi, così potrei resistere anche giorni. Percepisco che ci muoviamo, mi sembra un treno, passano molte ore, perdo il senso del tempo, in quella posizione, incaprettata, con le caviglie quasi sulle scapole, non riesco a prendere sonno. Altra acqua, cerco di lamentarmi, dal tubo uscivano solo mugugni, un calcio nella cassa: �zitta troia�. So bene che &egrave meglio obbedire. Sento altri lamenti, non sono sola. Dopo un tempo indefinito, infinito, il treno si ferma, operazioni di scarico, sballottamento poi ancora fermi� altra acqua, il fatto che non mi dessero cibo mi fa sperare che non potesse durare più di tanto, non resisto più in questa posizione. Altre ore passarono, sento il suono di una nave che salpa, movimenti del mare� altre ore. Se la vescica si poteva svuotare gli intestini no, sento la pancia che mi scoppia, ho bisogno di liberarmi, &egrave umiliante. Sento movimento, arrivano anche a me, aprono la mia cassa, sganciano il flessibile dal tubo in bocca, sfilano il catetere e mi sollevano, essendo incappucciata non vedo, mi appoggiano a terra, non mi slegano. Sfilano il fallo che ho nel culo, mi infilano un tubo ed ...
    ... aprono l�acqua che mi riempie gli intestini. Lo sfilano e mi libero di acqua e del resto. Poi col tubo e degli scopettoni mi danno una pulita, mi sollevano e buttano in un gavone, sopra ad altre disgraziate. Non riesco a capire quante fossimo, tutte incaprettate una sopra l�altra, alla fine del lavoro sopra di me ne avevo 4 o 5 e sotto altrettante. Passa il tempo, &egrave caldissimo, cominciamo a sudare, tutte attaccate, una sopra le altre. Passano molte ore, alcune cominciano a non trattenere le vescica e pisciano su quelle sotto. Sudore, ordina, olezzo� temo che ci lascino morire qui.Invece il portello si apre, cominciano ad estrarci una alla volta, ci slegano e tolgono il cappuccio. Non riesco ad alzarmi, gli arti sono anchilosati per la posizione costretta nelle ultime non so neanche quante ore� forse giorni. Siamo su un ponte di una nave, una cinquantina di donne, tutte nude striscianti, sconvolte, che si muovono appena.Cominciano gli ordini:�entro 30 mn vi voglio ripulite in piedi allineate sul ponte per l�ispezione�non &egrave facile, ma quasi tutte riusciamo a rialzarci darci una pulita e presentarci al ponte. Solo due non riescono a riattivare la circolazione, forse vengono da più lontano e sono state più tempo nella cassa in quell�assurda posizione. Vengono prese a frustate:�alzatevi troie e vi buttiamo a mare�.Si contorcono sotto le frustate, chiedono pietà, proprio non riescono ad alzarsi. vengono trascinate via. Quello che sembrava il capo dell�equipaggio comincia a ...
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