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Giorgia, la manager che diventa mia schiava 4
Data: 04/02/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: padrone29, Fonte: Annunci69
chi mi vuole contattare può scrivere a Nei giorni successivi alla punizione della spugna di ferro sentii solo telefonicamente Giorgia che mi pregava piangendo di permetterle di applicare una crema alla passerina che le briciava in modo lancinante specie nei primi giorni. Questo capitava soprattutto quando doveva andare in bagno, infatti quando faceva pipì il liquido caldo dell'urina passando per le pareti irritate le faceva sentire le stelle e la sofferenza era tremenda. Giorgia ammisse che mai più si sarebbe permessa di violare la castità forzata, in quanto mai più voleva passare per questa sofferenza tremenda. Il mio scopo era raggiunto sapevo bene che la punizione che avevo scelto per la castità forzata era tremenda soprattutto per una schiava alle prime armi non ancora abituata alla sofferenza, al dolore, all'abnegazione per il piacere del suo padrone prima ancora che per il suo. Dieci giorni dopo quando l'irritazione di Giorgia era passata decisi che era pronta per la prima sessione bdsm, ma che prima saremmo andati a mangiare in un noto ristorante, la serata per lei sarebbe però cominciata da lì, doveva infatti vestirsi con minigonna molto corta e senza mutandine, mettendo nella passerina degli ovetti il cui movimento avrei comandato io attraverso un telecomando wi fi. Giorgia si presentò al pranzo come le avevo ordinato e non potei far a meno di sorridere nel vedere come avessi trasformato una brava donna, una madre di famiglia in un autentica cagna, in una ...
... troia anche se non ancora in una schiava. Durante il pranzo mossi il telecomando a velocità prima ridotta e poi aumentata per vedere le reazioni di Giorgia, appena mi accorgevo che si stava eccitando sensibilmente riducevo la velocità, ma la cosa più simpatica fu il tentativo di Giorgia di salvare le apparenze e far finta che non succedesse nulla. Una volta finito di pranzare facemmo una passeggiata per raggiungere l'albergo dove avrei tenuto la sessione che non era molto distante dal ristorante, e tenevo in tasca il telecomando e per mettere in imbarazzo Giorgia aumentavo la velocità quando incrociavamo delle vecchie signore e i suoi tentativi di camuffare l'eccitazione si rivelarono sempre più goffi. Una volta giunti in albergo feci spogliare Giorgia e le applicai un collare al collo. Riempii una ciotola per cani di latte e la obbligai a berla come fosse una vera cagna. Il risultato fu eccezionale, Giorgia si sbrodolò tutta di latte e le dissi vedi che sei una vera cagna e non una signora come ti vuoi far passare, non ti vergogni. Giorgia abbassò la testa cosa che mi rese chiaro che l'umiliazione che le aveva provocato le fece andare la dignità sotto i tacchi. Mi sedetti sulla poltrona presente nella stanza e le ordinai di pulirmi le scarpe con la lingua, l sapendo con quale severità l'avrei potuto punire in caso di disobbidienza, si avvicinò e leccò diligentemente le scarpe fino a quasi a farle diventare lucide, quindi alzai la scarpa e le dissi di pulire anche ...