1. fARSI SCOPARE DA UNO SCHIAVO, MAI!


    Data: 01/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    ... affermazione categorica. Eppure averlo nella cameretta di fianco alla mia mi rode. Lui non è uno schiavo od un succube come dicono loro. Abitavamo sullo stesso pianerottolo ed era quasi un fratellino. Erano piuttosto poveri, la madre non aveva molto tempo da dedicargli e a quell'età, pochi anni fanno una bella differenza. Abbiamo cambiato casa, lo ho perso di vista, lo ho anzi quasi dimenticato, ma era in chiesa quando mi sono sposata. L'ho rivisto qualche tempo fa, in centro, con Angela e Barbara. Lui si è girato di fianco ma si è fermato quando l'ho chiamato. Morto anche il padre aveva cercato di continuare gli studi di economia lavorando ma ormai non ce la faceva più. Ultimamente gli era andato tutto storto era alla deriva.Vieni a casa mia per qualche giorno, il tempo per ripetere in secondo appello l'esame, gli avevo detto. Era ancora, dopo mesi, nella cameretta. Non potevo fare vacanze quell'estate, Lui, superato l'esame, anzi i due esami era rimasto, gli avevo chiesto di rimanere accampando ragioni logiche. Mi aveva rimesso in ordine la casa che ora risplendeva: tappezzerie, piastrelle nel bagno, qualche lavoretto di ebanisteria. Stava imparando a cucinare e ad essere un buon cameriere. Questo pomeriggio si è ingegnato ad un lavoro di cucito. Ne ho riso vedendo il risultato, va bene, imparerai a fare anche questo. No signora è impossibile. E perchè mai? E' troppo lavoro? Ti manca il tempo per lo studio? Non è questo, e poi ormai ho solo gli esami dell'ultimo anno, ...
    ... niente di difficile. No solo che non posso, non devo. Lo guardo perplessa. Venticinque anni non ancora compiti e decisamente un bel ragazzo. Non ti trovi bene qui? Ti manca qualcosa? Più soldi. In realtà spendeva pochissimo, il tram e qualche caffè quando usciva per andare all'università. Ero stata attenta all'inizio fingendo di disinteressarmi alle spese di casa. Assolutamente niente da dire. Ho trovato un lavoro, glie ne ho parlato. Ma ti danno una miseria, e dove dormi? Abbiamo discusso per un bel po' prima di ottenere che si aprisse. Fin da bambino era innamorato di me, e questo lo sapevo fin da allora. Pensavo però gli fosse passata. Forse non è così. Conosco...cerca le parole, esita. Poi d'un fiato. Vi amo e non posso starvi a fianco, vedervi tutti i giorni e far finta di niente, ne morirei. Sto morendo pian piano, è sciocco, puerile e pazzesco ma è così. Meglio che me ne vada, molto meglio perchè per voi sono solo un amico d'infanzia, il vicino cui facevate ripassare le tabelline. Non posso sopportarlo. E' quasi livido, trema anche un poco, quasi balbetta. Sta mentendo? Certamente no. Più tardi, dopo un'altra lunga discussione cedo. Va bene. Sia come vuoi, ma promettimi, anzi giurami che se avrai bisogno di qualche cosa, un letto, soldi, qualsiasi cosa vieni da me, subito. Mi sei molto caro, ti sarò sempre amica e...la casa sarà sempre vuota senza di te. Ormai mi ero abituata ad averti intorno.Gli ho fatto un mucchio di domande, ricominciando dieci volte tutto il discorso ...