1. Autostop


    Data: 07/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: gladius

    ... sedere al tavolo da pranzo e portò da mangiare e bere. Finito di pranzare, Massimo chiese se volevamo dei bikini, li indossammo e ci accomodammo sui lettini, allineati uno di fianco all'altro, in terrazza. C'era un bel sole caldo a quell'ora, ogni tanto aprivo gli occhi guardavo Massimo e notavo che mi guardava con evidente desiderio poiché attraverso i suoi slip si vedeva il gonfiore della sua eccitazione.Ero eccitata anch'io, desideravo Massimo ricordando i tempi trascorsi ma non avevo il coraggio di confessarlo per non turbare i suoi sentimenti, era trascorso troppo poco tempo dalla scomparsa di sua moglie.Ma tutto diventò più facile allorché� fu lui a fare il primo passo, si alzò dal lettino e mi invitò a visitare la villa, accettai e chiesi a Daniela se voleva unirsi a noi, rispose di no, preferiva rimanere a prendere il sole.Mi portò dapprima in giardino, mi appoggiò il suo braccio sulla mia spalla carezzandomi il mento ed io gradii subito appoggiando la mia testa sulla sua spalla. Mi appoggiò le sue labbra su una guancia e mi baciò lievemente, io girai la testa lentamente e aprii le mie labbra che incontrarono le sue per un bacio sensuale passionale cercando le nostre lingue che s'intrecciarono.Passammo nella taverna direttamente dal giardino, mi chiese se gradivo qualcosa da bere, dissi di no e ci accomodammo sul divano spazioso, piegò la testa e baciò il mio seno semiscoperto, mi slacciò il reggiseno e con la lingua leccò tutt'intorno i capezzoli, osai anch'io ...
    ... allungando la mia mano verso i suoi slip gonfi, infilai la mano all'interno e la riempii col suo pene duro come il ferro, mossi la mano in su e giù poi mi inginocchiai sempre tenendolo in mano lo infilai in bocca e cominciai a leccarlo partendo dal glande andando fino in fondo, poco dopo sentii il caldo liquido spruzzarmi in bocca, continuando a succhiare ingoiai tutta la sborra.Mi fece girare, mi sfilò i minuscoli slip fece appoggiare le mani sulla spalliera del divano e mi piegò alla pecorina, mi appoggiò il suo uccello alle grandi labbra umide, io aprii le gambe e lo sentii entrare dolcemente, i suoi movimenti erano lenti ma dosati, intanto mi aveva preso tra le sue mani le mie tette e le massaggiava, mi stringeva i capezzoli fino a farmi male ma lo lasciai fare, pochi minuti dopo giungemmo insieme all'orgasmo, tirò fuori dalla figa il cazzo e lo appoggiò al buco del culo ma non riuscendo ad entrare poiché non l'avevo mai fatto, mi infilò il dito per poterlo allargare, riprovò e stavolta riusci' penetrandomi lentamente dapprima tenendo solo il glande dentro poi infilò tutto il suo cazzo che non era certo piccolo, allargai ancora di più le gambe e lo sentii arrivare fino alle reni, con colpi ben assestati spingendo piano mi fece godere al massimo infilando anche il suo dito nella figa bagnata. Sentimmo dei rumori ma non badammo, alla porta vidi Daniela che stava per andar via quando lui la chiamò dicendole che se non avevo niente in contrario io, poteva unirsi a noi in un ...