1. In due per me: l’epilogo


    Data: 10/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: caos_calmo88, Fonte: Annunci69

    Dopo quel pomeriggio carico di eros e sperma caldo, guadagnato col sudore e col culo ormai spanato, me ne tornai a casa pallido e stralunato. Le gambe mi tremavano, Dario e Giovanni, quei due stalloni inferociti, mi avevano aperto in due come una cozza. Stavo già progettando il bis, quando ricevetti una loro chiamata di ringraziamento, anche loro non vedevano l’ora di ripetere l’esperienza.
    
    Alcuni giorni dopo fui chiamato da Giovanni, il quale mi spiegò di aver litigato pesantemente con Dario, e perciò non era più disposto ad un incontro a tre, ma desiderava tanto vedermi tetè a tetè.
    
    Acconsentì.
    
    Non ebbi modo di realizzare la cosa, perché qualche minuto dopo mi chiamò Dario.
    
    Stessa storia, aveva litigato con Giovanni e voleva incontrarmi da solo.
    
    Qual è la scelta da prendere in questi casi?
    
    Chiaro, scegliere quello col cazzo più grosso e con cui mi ero trovato meglio. Ma mi avevano chiavato entrambi da maestri, coi loro poderosi uccelloni di pietra… che dilemma!
    
    Alla fine decisi di non voler rinunciare a nessuno dei due, mi sarei fatto chiavare a turno da loro.
    
    Giovanni, allo scuro del fatto che frequentassi anche Dario, provava qualcosa di più profondo per me, al di là della pura attrazione sessuale. Quella sera insistette a lungo per portarmi a cena fuori, ammetto che io desideravo solo attaccarmi di nuovo alla sua lunga nerchia nodosa. Ma mi piaceva e non volevo deluderlo.
    
    Cena, due passi, qualche chiacchiera in allegria e poi mi sfondò di ...
    ... nuovo gola e buco del culo. Cominciai spompinandolo mentre guidava. Dopo pochi km fermò la macchina in un’area di sosta buia e isolata, dove si fece slinguare palle e cappella ancora per qualche minuto. Poi aprì lo sportello e mi fece mettere a pecorina sul sedile. Infilò il suo cazzo in tensione dritto nel mio culo.
    
    Non c’era niente e nessuno intorno a noi, io godevo e urlavo come una zoccola, ad ogni mio gemito Giovanni lo spingeva sempre più a fondo.
    
    Mi schizzò sulle chiappe, slinguazzai la sua cappella sbrodosa fino all’ultima goccia.
    
    Dario fece lo stesso, quasi si fosse messo d’accordo con l’ex amico.
    
    Cena, una passeggiata, e poi nella sua casa al mare dove, oltre a sviolinarmi bocca e culo da vero animale, mi pisciò addosso infilandomi un grosso dildo nel culetto aperto. Mentre mi innaffiava di urina calda mi urlava che ero la sua puttana, bestemmiando forte. Mi prese la testa e la spinse sui suoi coglioni ormai sgonfi. Poi mi fece ciucciare il suo cazzo bagnato, senza mai togliermi il fallo dal culo. Anche Dario mi confidò più tardi che desiderava frequentarmi seriamente, nonostante fosse sposato come Giovanni.
    
    Avevo capito finalmente il motivo del loro litigio.
    
    Sempre all’insaputa del povero Giovanni, cominciai ad uscire in pianta stabile con Dario.
    
    Dario era compiaciuto di fare un torto a Giovanni, scoparmi senza che lui sapesse niente lo faceva sentire un re. Perché mai? Io non stavo con nessuno dei due! Non aveva senso mentire a Giovanni.
    
    Dovevo ...
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