Ti voglio ti voglio ti voglio
Data: 11/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: incantato
Eccomi arrivato, non entro qui da alcuni mesi, strano perché, ogni volta che ci entro, ripenso a lei, anche se è passato molto tempo o forse proprio per questo�Lei non è più qui, oggi poi il locale è un delirio, arriveranno due star da fuori, un lesbo-show annunciato in lungo e in largo dal giornale, dal sito del locale, dalla voglia di evadere che cresce dentro giorno dopo giorno, per reagire alla stanchezza, alla noia alle brutte notizie che minacciano l�ufficio in cui lavoro�Lei non è qui ma sono entrato da mezz�ora e mi manca ancora il respiro, ho ancora paura (o voglia?) di rivederla, un anno fa le ho scritto �non cercarmi più� e ho pianto per giorni, lei non è qui ma perché l�ho allontanata, lei� Ecco adesso c�è un�altra lei, anzi due lei, finalmente � all�una e mezza � lo spettacolo inizia, entra Valeria poi entra anche Laura, che figacce anche se dalle foto non sembrava, non fino a questo punto almeno e il locale diventa quasi uno stadio, un mare di grida ed applausi che tra alti e basse, come flussi e riflussi di maree, giunge allo spasimo, e chissà quanti giungono ad eiaculare con questi occhi così incollati alla fessura lambita dalla bocca dell�altra, penetrata dalla bocca e poi il ragazzo trascinato sul palco, appena gli tolgono i pantaloni l�uccello svetta sotto gli slip, la musica impazza lei non è qui ma quante ragazze, quanta furia calma, lei non c�è tranquillo, non rischi di vederla, di commuoverti, certo ...
... era meglio forse riprovare a parlarle, provare (ancora?) a farle capire che volevo vederla ma non più qui, qui si spera, si ride si scherza si gode ma non si ama, non è un lap-dance a dare amore, io vengo qui non so neanch�io a cercare cosa, o forse lo so come gli altri sono qui perché maschio, perché il corpo diviene un fuoco di fronte ai gesti, attraverso i contatti: corpi, carne unita in un canto sguaiato eppure vero, puro a suo modo, come anelito di catarsi finale, di sudore estremo ebbrezza, di cazzo non più duro ma appagato, finalmente. E infatti i privè sono affollatissimi, lei non è qui con chi vado, ti ho vista presto lì davanti, vestito rosso tette della misura giusta, capelli corti viso gentile e insieme da porca, sì ma poi entri in privè con un altro�e adesso? E adesso sono le due forse è meglio tornare a casa, ma quanta voglia di sesso, di corpi e passano minuti di tormento e insieme di voglia di fuga (vocale sorniona, è una u o una i?), e poi tu esci e adesso sì, ti voglio, ti chiami Svetlana mi chiami amore, sei fighissima mi siedi sopra, mi coccoli mi baci, un po� mi tocchi l�uccello sopra i pantaloni ma poco, soprattutto danzi su di me, ti stringo ti succhio le tette, ti do succhiotti ti lecco la schiena, lei non è qui e chi se ne frega, sei miele e insieme pepe ti voglio ti voglio ti voglio, lo sai che sei figa e la mia mano verso gli slip la lasci andare, mi dici che sono dolce che sono simpatico, non sei fidanzata ...