Lavaggio vivace
Data: 12/02/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... iniziavo a insaponarle i seni già diventati sodi:�Gerardo, dai finiscila� - m�intimò lei, io però non avevo nessun�intenzione di lasciarla.�Piantala che ho fretta, visto che devo ancora preparare da mangiare�.�Non importa, dopo mangeremo qualcosa insieme�.�Dopo? Dopo cosa? Io devo andarmene e non ho nessun�intenzione di lasciarmi sbattere da un individuo grezzo, incivile e volgare come te� - esclamò ridendo, mentre la sua mano cercava nell�acqua il centro delle mie gambe. Io le chiusi la bocca con un lungo bacio e lei si rassicurò:�Io sento freddo, visto che sono mezza fuori e mezza dentro� - disse appena le lasciai un po� di respiro.�Eccoti accontentata� - le ribattei io mentre la facevo girare nella vasca, fino ad assumere la posizione che avevo avuto io.�Ecco che sono fuori io, ma non ci metto nulla a entrare� - scherzai, tentando di forzare le sue gambe che si erano chiuse a causa della vasca troppo stretta.In quell�occasione scivolò sott�acqua con la testa e con una mano mi strinse al collo trascinandomi con sé, in apnea mi sfiorò le labbra e cercò di baciarmi ma con scarso successo, in quanto l�acqua calda e insaponata era proprio ripugnante da bere:�Dai Gerardo usciamo, perché ho davvero una baraonda di cose da fare�.�Se proprio insisti, prima però devi pagare un pegno� - le annunciai con un�aria semi seria.�Che cosa devo fare che ancora non ho fatto?� - rispose con voce da finta ingenua.�Asciugati e vieni sul letto�.�Dai, non ho tempo di fare quelle cose, rimandiamo ...
... il tutto per stasera�.�Noi non faremo quelle cose, anche perché non ho voglia� - mentii sfrontatamente.�E allora? Che cosa vuoi?�.�Tu sdraiati e non preoccuparti, io arrivo subito�.Infilai un accappatoio troppo corto e troppo stretto che lasciava tutto all�aria aperta e volai per le scale fino in sala, aprii la valigia dove tenevo il computer e tutti gli accessori e acciuffai la macchina fotografica digitale. Di corsa risalii in camera dove Serena era distesa con la testa sul cuscino appoggiata sul braccio e il corpo appena scomposto, in una piega che faceva risaltare la curva dei fianchi e il morbido sedere. Scattai la prima fotografia appena entrato e la sua sorpresa fu bellissima, poi come una modella esperta e vissuta mi diede una grandissima soddisfazione, danzando e muovendosi in un morbido gioco di braccia e di gambe che si spostavano, che lasciavano trapelare e poi coprire piccole o grandi porzioni della sua porta segreta. Lei era davvero meravigliosa e quelle foto sarebbero state magnifiche:�Tu, non eri quello che non aveva voglia? Guardati in che condizioni sei� - mi rimproverò Serena dopo una ventina di scatti.�E colpa del cavalletto� - scherzai io e lei scoppiò a ridere.�Sì certo, il cavalletto dei pantaloncini� - indi s�avventò sulla macchina fotografica strappandomela dalle mani.�Dai smettila, che cosa vuoi fare?� - le dissi io cercando di coprirmi.�Quello che hai fatto tu maialino, solamente che al momento sono io a eccitarmi�.A quel punto iniziò a scattare, dal ...