Sesso con il capo
Data: 12/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: piccolavanessa
Lavoro in un albergo come receptionist, è sempre molto affollato nonostante sia piuttosto piccolo, solo diciotto camere. La mattina sono molto impegnata, il pomeriggio lo passo piuttosto tranquillamente fino alle 19:00, l'ora in cui il mio turno finisce per dare spazio a Eugenio, un ragazzo che lavora qui come me. Mi trovo molto bene, amo il mio lavoro, non mi pesa affatto farlo. Il nipote della titolare la aiuta nella gestione dell' albergo, e io, essendo diplomata alla ragioneria aiuto come posso anche nelle questioni fiscali. Il signor Mauro è una persona davvero gentile, spesso un po' arrogante, ma mai con me. È un ginecologo, ha un'ottima fama, è da poco diventato primario. Ora dato che è in ferie sta più spesso qui. È un bell'uomo, alto con i capelli neri e gli occhi verdi, ha un po' di pancetta ma si mantiene bene, ha 45 anni. Dimenticavo, io ne ho 22. Tutto è iniziato un paio di mesi fa.. È mercoledì pomeriggio, il giorno più calmo della settimana. Ho messo in ordine delle fatture, sono le 16:30, mi sa che fino alle 19:00 starò senza fare nulla. Arriva Mauro, mi dice di prendere le chiavi di riserva, dobbiamo salire al secondo piano, a quanto pare ci sono dei problemi con una persiana. Prendiamo l'ascensore, lo odio. È molto spazioso ma mi sento troppo al chiuso, come se non ci fosse abbastanza aria "Tutto bene Francesca? " " Si,non si preoccupi, è solo che odio prendere gli ascensori" nel dirlo mi alzo le maniche della camicia e sbottono un paio di bottoni. " Ecco ...
... siamo arrivati, tranquilla " Arriviamo nella camera diciotto, è la camera più bella di tutte, è la suite presidenziale. I signori che sono andati via hanno detto che la persiana saliva a fatica, Mauro è bravo in questi lavoretti, se la vede lui. Mentre lo aiuto a salire una malandata scala a pioli gli cade un martello, mi piego e glielo e passo. Lo guardo dal basso mentre armeggia con un cacciavite, ogni tanto abbassa lo sguardo e noto che sta guardando nella scollatura, ammetto che la cosa non mi dispiace. Noto un rigonfiamento crescere nei suoi pantaloni, proprio oggi indossa una tuta. Finisce di aggiustare la persiana e di olearla per bene. "Hai caldo?" mi chiede, continua a guardarmi la scollatura " No, perché? " Mi indica il seno, si avvicina di più. Sento il suo alito fresco, sa di menta. " Ti ho vista così scollata, pensavo avessi caldo a causa dell' ascensore " sento la sua erezione premere " Ah, no no, non è per l'ascensore." Sposto la mano appoggiandola sul suo bel pacco enorme. "Ecco perché" gli sussurro all'orecchio. Mi stringe forte le natiche tirandomi verso il suo torace. La mia mano inizia a muoversi sulla sua bella asta dura. Mi bacia avidamente, dopo un po' la sua lingua inizia a danzare con la mia in una danza lenta e sensuale. Mi bacia il collo, nel mentre io gli abbasso i pantaloni, lui però mi ferma. Mi sbottona la camicia, mi toglie il reggiseno guardandomi estasiato. Passa dietro di me, mi bacia il collo. La sua erezione preme sul mio culo, ansimo di ...