1. Al bar c'è una signora


    Data: 14/02/2018, Categorie: Etero Autore: -Andreami-

    ... sulla sinistra una porta con la scritta �PRIVATO�. Guardo la porta, poi mi giro per vedere la signora che si alza e vi si dirige. La seguo con lo sguardo e con la coda dell�occhio percepisco Luisa che segue il movimento dei miei occhi.&egrave un incrocio di occhiate che non mi era mai capitato. La parola �eccitante� non dà il senso della cosa.La signora arriva alla porta del bagno, la apre e si gira verso di me. Mi lancia un�occhiata che nasconde molti significati.La porta si richiude dietro di lei.Non sono un esperto di linguaggio degli occhi, ma mi pare proprio di aver colto un invito a seguirla in bagno. Aspetto alcuni lunghi secondi. Mi alzo e cerco una scusa banale, un po� imbarazzato, per poter varcare quella soglia.�Che mani appiccicose. Meglio lavarsele�E mi dirigo verso il bagno. Sento Luisa che mi segue con gli occhi. La sa lunga lei.L�imbarazzo aumenta a ogni passo e a ogni occhiata di Luisa.Finalmente supero la porta e mi sento un po� meglio.Con due lunghi passi supero il corridoio e apro la porta del bagno. Con mio stupore &egrave vuoto. Non capisco.Guardo dietro la porta, niente. Mi rigiro nel corridoio e vedo la porta privata socchiusa.La apro un po� di più e vedo che &egrave una specie di magazzino. Scaffali pieni di bottiglie, scatoloni e altre cose. La luce entra da un piccolo abbaino in alto, verso il soffitto.Apro la porta in modo deciso e finalmente vedo la signora, seduta su una poltroncina da ufficio, vicino a una scrivania. Raccoglitori e block notes. ...
    ... Capisco che &egrave sia il magazzino che l�ufficio di Luisa.Entro e mi chiudo la porta alle spalle, fermo.La signora &egrave seduta con la schiena contro la spalliera della poltrona, con le cosce unite tra di loro e i piedi divaricati. Le braccia sono in alto, dietro la testa.Appena chiusa la porta mi guarda, sorride e apre le gambe lentamente. &egrave controluce e non si vede molto. Alza il braccio destro e in mano ha qualcosa. Guardo meglio, gli occhi si adattano alla luce. Sono mutandine. Mutandine bianche.�Fra mezz�ora devo essere al lavoro� mi dice.�Anch�io� &egrave la prima cosa che mi viene da dire.Si alza e mi viene incontro. Io sono sempre fermo contro la porta. Con la mano libera cerca la zip dei miei pantaloni e l�abbassa lentamente. Con la mano destra invece mi avvicina le mutandine alla faccia. Sono bianche, con del pizzo sui fianchi, molto femminili.�Guarda come sono umide. Colpa tua e del tuo cercare di guardarmi sotto la gonna. Mi sono eccitata�Annuisco.Sento l�odore dei suoi umori sulla stoffa bianca. Ma più che altro sento la sua mano che scosta l�elastico dei boxer e cerca il mio cazzo ormai turgido.Un attimo e me lo tira fuori. Dritto, duro, svettante verso di lei.Lascia cadere le mutandine. Si abbassa guardandomi. Si inchina davanti a me e ora guarda la cappella ancora un po� nascosta dalla pelle. Con la mano destra lo prende e lo scappella completamente. Poi senza darmi il tempo di capire cosa sta succedendo lo prende in bocca, completamente.Sento che lo ...