1. Lorenza ed io, l'amico di..letto


    Data: 14/02/2018, Categorie: Etero Autore: jojo69

    ... disturberà, e possiamo goderci questi momenti in santa pace. Tenendoci per mano avvicinammo le nostre bocche e ci unimmo un bacio liberatorio ma non tardammo a trasformare quel bacio, quasi casto, in una ricerca affannosa delle nostre lingue, le nostre mani si mossero autonomamente andando a cercare le zone erogene dell�altro. Nel volgere di pochi minuti eravamo nudi e come Adamo e d Eva ci studiammo come se fosse la prima volta che ci vedevamo. Io a cercare i capezzoli in mezzo alle sue tette lei a tastarmi i coglioni, io a perdermi con un dito nella profondità della sua fica lei a scappellarmi lentamente il cazzo, tutti e due a esplorarci il culo, contemporaneamente. Nel frattempo le nostre lingue non smettevano di duellare e dopo fu la volta dei nostri sessi. Messi di traverso sul divano iniziammo un sessantanove che ci portò ai massimi livelli di eccitazione che si trasformò, poco dopo in un pecorina indimenticabile. Intanto le preparavo il culo per la tanto desiderata inculata. Infatti, con un dito, prima la penetrai delicatamente fino a farlo sparire completamente, poi furono due dita a ripetere l�operazione e mentre le giravo dentro il suo stretto budello la sentivo gemere. Per lei doveva essere un godimento immenso, sentirsi chiavata e inculata contemporaneamente solo che questo doppio piacere diventò singolo quando sfilai il cazzo dalla sua fica gocciolante e glielo appuntai contro l�ano. Con delicatezza cominciai a spingere mentre il mio dito prendeva il posto del ...
    ... cazzo nella sua fica, sperando, così, di poter lenire l�eventuale dolore a quell�intrusione. Inesorabilmente entravo dentro di lei mentre i suoi muscoli rettali spingevano all�infuori (secondo me non era la prima volta che assaggiava un cazzo per quella strada) e così, favorito dai suoi movimenti mi ritrovai con le palle attaccate ai peli della sua fica e allora mi fermai per abituarla a quella presenza inusuale. Ma lei, stupendomi ancora una volta, cominciò la solita tiritera: � Si, dai che ci sei, ti sento Paolo, ti sento, oh! che bello, dai spingi, fammelo sentire tutto nel culo, si anche col dito, non smettere con quel ditalino, siiii fammi sentire porca, fammelo gustare tutto, abbiamo aspettato tanto e adesso voglio godere con il tuo cazzo nel culo, dai spingi, spingi�. E io spingevo, ma più il là non si poteva andare e quindi mi affannai a spingere più velocemente e più stantuffavo dentro di lei più la sua litania aumentava. � dai che mi fai godere, si, toccami il grilletto, infilami anche le palle, lo voglio sentire tutto dentro di me, voglio morire col tuo cazzo dentro� Un grido acutissimo mi annunciò che stava per godere, quindi accelerai i miei movimenti sia col dito che col cazzo fino a quando non la sentì smollarsi sotto di me, e allora mi lasciai andare anch�io, svuotandomi dentro il suo intestino. Mi accasciai sopra di lei veramente sfinito da quella performance e cercai di riprendere fiato. Anche lei ansimava sotto di me e ci vollero parecchi minuti prima che ...