1. Voglia incontrollata...mio padre


    Data: 08/06/2022, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: Lallo, Fonte: RaccontiErotici-Club

    Dopo essere stati sbattuto da quei quattro cazzi, sembrava che la mia frenesia si fosse fermata.
    E invece no, erano trascorsi solo due giorni e già il mio desiderio esplode va, di nuovo prepotente.
    Sentivo impellente la mia voglia di sesso, avevo la necessità  di godere di qualche cazzo.
    Non c'è la facevo ad aspettare di incontrare il gruppetto degli amici di Giovanni, dovevo aggrapparmi a qualche cazzo.
    Purtroppo non c'erano maschioni disponibili al momento.
    Feci allora  una mossa avventata correndo un grosso rischio, non avevo mai creduto di arrivare a tanto.
    In casa eravamo mio padre ed io, lo affrontai spiegandogli la mia situazione aspettando una, reazione feroce del mio genitore...e invece con molta calma mi disse che aveva già capito che ero attratto dagli uomini.
    Papà, dissi, io ho voglia adesso, devo andare a cercare un cazzo, non c'è la faccio più.
    Sono le 12 di sera, dove vuoi andare a quest'ora?
    E allora?, chiesi 
    E allora?, fece lui, ho la soluzione, e così dicendo mi mise una mano sul culo e sfoderó il suo cazzo.
    Wow che bello, dissi, papà...mhhhh,si,lo voglio.
    È tutto tuo, dai, mostrami cosa, sai fare mio bel frocetto.
    Ci spogliammo e andammo dritti sul letto, io supino e lui a ...
    ... cavalcioni su di me con il cazzo che scorreva, tra, le mie tettine, si ingrossó a tal punto che arrivó  a toccarmi le labbra, lo presi in bocca e seguitando a tirargli una arrapante spagnoletta cominciai a sbocchinarlo.
    Si, quanto sei bravo diceva, succhi il cazzo meglio di tua madre...ahhhh...mhhhh...si,si,così, dai succhia mio bel maialino, ingoialo tutto il mio cazzone, lo so che ti piace.
    Per tutta, risposta, succhiavo rumorosamente e lavorando la mazza con la lingua la insalivavo tutta.
    Ahhhh, si, così continua, sei più zoccola di quella troia di tua madre.
    Avevo il cazzo piantato in gola, lungo, grosso, duro, oltrepassava  le tonsille.
    Per una buona mezz'ora succhiai quel bel qacazzo fino a, quando lo tiró fuori è urlando di goduria mi scaricó la sborra in faccia e sul petto facendo venire asciutto anche me.
    Allora, disse mio padre, sono o no all'altezza dei cazzi che hai preso finora?
    Devo dire che il cazzo di mio padre è di gran lunga, più grosso di quelli che mi hanno sbattuto a occhio e croce sarà stato lungo un ventotto centimetri e largo diciotto, un vero manganello.
    Papà, risposi, tu dammelo ancora, e non avró bisogno di andarne a cercare altri.
    Quando, come è quanto ne vorrai mi rispose. 
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