1. Grande cazzo


    Data: 08/06/2022, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: smith, Fonte: RaccontiErotici-Club

    Dopo aver scopato diverse volte con Giancarlo ed il suo sublime cazzo, la mia voglia era quella di averne sempre più grandi. Non era facile trovare cazzi grandi, soprattutto disposti a far sesso senza paranoie e senza pubblicità vista la la posizione nella società che non mi avrebbe permesso lo sputtanamento. Ero ormai rassegnato a non poter realizzare il mio sogno, quando casualmente una sera Giancarlo mi chiamò al cellulare dicendomi che era solo in casa per un paio di giorni ed aveva un amico speciale da presentarmi. Subito mi fiondai a casa sua ed appena arrivato notai che era in compagnia di un giovane tarchiato ma atletico. Dopo le presentazioni Giancarlo mi disse che l'amico non vedeva l'ora di far sesso, così ci rintanammo nella sua camera ed in breve fummo nudi. Mamma mia!!! Un cazzo pauroso ciondolava in mezzo alle gambe di Giorgio; lungo, grosso e con una cappellona come una grossa susina matura. Non perdemmo tempo ed in un attimo eravamo intenti in un triplice pompino durante il quale assaggiai la cappella di Giorgio che a malapena mi entrava in bocca. Non lo mollai più, slinguate e succhiate golose su quell'obelisco di cane pulsante, finché Giorgio lascò il cazzo di Giancarlo dicendomi che stava per sborrare, aumentai il risucchio e mi trovai inondato da un mare di sborro bollente che avidamente bevvi. Semplicemente sublime, un pompino coi fiocchi e una sborrata deliziosa. A quel punto dissi a Giorgio che lo volevo in culo, per provare il suo cazzone. Lui mi ...
    ... disse che era meglio se prima mi facevo inculare da Giancarlo che col suo cazzo grande mi avrebbe aperto bene. Mi unsero il buco e poi a pecora ricevetti il cazzo di Giancarlo mentre rispompinavo quello di Giorgio. Quando mi sentii pronto, dissi ai due di cambiare posizione, così mi trovai a pompinare la cappella di Giancarlo mentre quella di Giorgio cercava di entrare in me. A forza di spingere la cappellona entrò, mi sembrava di avere il culo slabbrato, ma non era ancora nulla in confronto a quando mi entrò tutto. Ero aperto come una galleria, ma pieno di cazzo che non passava un pelo d'aria... una sensazione dolorosa ma sublime. Giorgio iniziò a montarmi, facendomi ululare di godimento, non capivo più nulla se non che ne volevo sempre di più e fui accontentato. Mi scopò per oltre mezz'ora facendomi impazzire di piacere e facendomi sborrare due volte senza mai stimolare il mio cazzo. Quando alla fine disse che stava per sborrare, lo sentii irrigidirsi, tremare tutto e poi fui allagato dal succo dei suoi coglioni che mi riempì l'intestino. Non riuscivo a stare in piedi, ero in preda a capogiri e fui costretto a rimanere a letto mentre Giorgio e Giancarlo si davano da fare tra loro con un ennesimo pompino, che si risolse con una duplice sborrata che dette fine alla serata. Finalmente tornai in me e dopo un aio di slinguate in bocca ai due amici me ne tornai a casa, non senza aver scambiato il numero di cellulare con Giorgio, col quale avrei avuto ancora diverse esperienze sempre ...
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