1. Nel negozio di scarpe


    Data: 16/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: zoccola62

    ... macchina �Andiamo all�outlet, sono iniziati i saldi�.Camminare in mezzo alla gente con questi jeans, e le calze velate con la cavigliera così evidente, nel terrore d�incontrare qualcuno che mi conosce, mi eccito e il cazzo e le palle stretti nelle corde mi fanno un male cane. Lei mi guarda di sottecchi, sa che mi sto eccitando, sa che quando mi vergogno mi sento umiliato mi eccito e si diverte a farlo. Con un sussurro mi parla nelle orecchie:�ti stai eccitando troia, a casa dovrò punirti� e ride. Anche io rido ma mi preoccupo, il battipanni fa male e nonostante sia qualche anno che lo usa, non riesco ad abituarmi e spesso piango.Ci fermiamo dinnanzi ad un negozio di scarpe. �Belle quelle scarpe, tu hai bisogno di un paio di scarpe nuove.Vieni entriamo� e si infila immediatamente dalla porta. Non mi resta che seguirla anche se piano cerco le parole per evitare questa umiliazione. Vorrei sprofondare, se prima qualcuno poteva pensare o immaginare che indosso dei collant, adesso quando toglierò le scarpe sarà evidente a tutti, e sicuramente non potrà essere un segreto per il commesso o la commessa. Lei non ascolta, mi indica un divanetto dove già siedono un paio di clienti e mi dice:�intanto togliti le scarpe�. Con lo sguardo la imploro, eppure &egrave quello che voglio, mi piace essere umiliato, e più ...
    ... l�umiliazione cresce e più mi eccito. Mi sfilo le scarpe lentamente e le dispongo ordinatamente accanto ai miei piedi che si vedono distintamente attraverso la calza velata, vorrei nasconderli sotto il divanetto, ma non &egrave possibile, il divano ha la parte bassa chiusa, come fosse una cassapanca e non consente di nascondere i piedi. Chino il capo, abbasso lo sguardo, il dolore all�inguine &egrave fortissimo. Con la coda dell�occhio vedo che mi guardano. Gli altri clienti guardano i miei piedi e poi parlottano fra loro. Non riesco a capire perché, quale sia il motivo eppure mi eccito, ed il dolore diviene più forte. Finalmente arriva la commessa, la Padrona indica le scarpe che Lei ha scelto per me, come ormai fa per ogni cosa. Nel chinarsi per infilarmi la scarpa, una sua esitazione mi fa comprendere che ha letto la targhetta. Si gira verso la Padrona, uno sguardo d�intesa fra le 2 Donne. �Calzane una sola dice la Padrona, e poi vieni verso di me�. Quando sono vicino a Lei, la sua mano si appoggia sul basso ventre. Mi carezza. A bassa voce:�Sei una vera zoccola sei eccitatissimo, porco!, Ma le scarpe ti stanno bene, le prendiamo�!Lei va a pagare ed io cerco rapidamente di reinfilarmi le mie scarpe, prendere la busta ed uscire rapidamente dal negozio. Si sta facendo buio, &egrave ora di tornare a casa. 
«12»