1. Il Fauno Nero prima parte


    Data: 17/02/2018, Categorie: Etero Autore: fiordinorma

    ... volesse morderlo, visto i bianchi denti in contrasto sul corpo nero della maestosa verga. Spettacolo sublime per me, buttato via il resto della sigaretta, misi la mano dentro la coppa del reggiseno carezzandomi la mammella e il capezzolo che s'era inturgidito, mentre con l'altra, scostai il bordo del costume e a mano piena di profilo, la passai tra le labbra infuocate della mia fica. Daniela in ginocchio, "maneggiava" soavemente il grosso affare con piccole e rapide incursioni tra le labbra, non l'ho vista prendere il cazzo in bocca, si limitava a farsi entrare buona parte della cappella, e poi subito fuori, mentre io al suo posto avrei cercato di ingoiarne quanto più possibile. Xavier, la solleva di peso, poggiandola col sedere su un grosso scoglio, a cosce aperte le sfila il costume, e rimane estasiato a guardare da vicino quella fica stretta con pochi peli biondi solo attorno alle labbra, con il pube completamente rasato, e un unica fessurina che si perde e fa tutt'uno con il solco delle natiche. Che bella fichetta ha mia nipote...! Il nero apre delicatamente le labbra con le dita, e la carne morbida e rosa delle labbra interne e della vagina, appare con un piccolo forellino, che neanche un dito all'apparenza potrebbe entrarci, e lui..., il clitoride, piccolino e guardingo fa buona guardia a proteggere l'ingresso di quel delizioso fiore. Non poteva che essere un bacio, un delicato e morbido bacio, con quelle labbra carnose da uomo di colore, ad aprire la danza di succose ...
    ... slinguate che da lì sarebbero seguite. Xavier, tenendole le labbra della fica bene aperte la coprì di baci, con guizzi fulminei a punta di lingua sul "guardiano" e il forellino che pulsando si schiudeva per far entrare ben altro. Daniela, abbandonata a se stessa, con gli occhi chiusi e il labbro inferiore tra i denti, si lasciava fare.., cogliendo e assaporando tutta la gioia che le veniva donato dal ragazzo dalle grandi labbra. Le mie dita conficcate saldamente nella vagina, il pollice che stuzzicava il clitoride, altre dita tormentavano a turno i durissimi capezzoli recettori di brividi orgiastici che trasmettevano all'intera mammella e poi a tutto il corpo, davo così libero sfogo per quelle visioni celestiali e sublime lì, davanti ai miei occhi a qualche metro di distanza. Il giovane negro, si attardava sulla splendida fica che stava "lavorando", mentre la donna fremeva, stringendo le cosce, attorno alla sua testa, quasi a soffocarlo, si vedeva che desiderava altro, i seni pieni, gonfi e voluttuosi, i muscoli dell'addome in continua contrazione, il foro della vagina che si contraeva per i tormenti di una mancata penetrazione, ebbè..., il momento era arrivato. Xavier, capì, si alzò, ritto in piedi ben saldo a terra, puntò il cazzo sulla fica delirante dalla lunga attesa, poggiò le mani sul nudo scoglio vicino ai fianchi della giovane, e si avvicinò col bacino lentamente fino a lambire con la punta della cappella le labbra aperte della passerina. Senza essere guidato con la ...