1. Lei e l'altro


    Data: 18/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pensierostupendo68

    ... foto, senza peli, come piace a te, mi sembra.”; lei sorrise.
    
    Quando iniziai ad aprire i pantaloni Maria si alzò e con un po di fatica dovuta alla gonna un po stretta che tirò su, scoprendo le belle gambe coperte da calze autoreggenti, molto sexy, passò dietro con me sedendosi sul sedile a fianco e riabbassandosi la gonna.
    
    “ ti ho gia vista più che nuda, non ti vergognerai adesso? Ho visto di cosa sei capace.”
    
    “ma sai dal vivo e diverso”
    
    Un secondo dopo ero quasi nudo. Eccitatissimo. Vidi il suo sguardo posarsi per un attimo sul mio cazzo.
    
    “E’ da quando mi hai chiamato che è cosi”
    
    Capi dal suo viso che era piacevolmente sorpresa.
    
    “Dammi la mano, Maria” gliela porsi, lei la appoggiò sulla mia.
    
    Mi avvicinai un po la tirai verso il mio cazzo durissimo e glielo feci prendere in mano.
    
    “allora corrispondo alla tua richiesta?”le chiesi.
    
    Lei rispose di si, cominciando a fare su e giu con la mano.
    
    Mi sdraiai meglio in modo da farglielo svettare piu vicino e chiusi gli occhi abbandonandomi al suo tocco caldo e al pensiero di lei che me lo succhiava, di lei seduta su di me che mi cavalcava e di lei a pecorina a mugolare sotto i miei colpi potenti. Ad un tratto sentii la mia cappella nella sua bocca. Calda, la sua lingua che leccava. Apri gli occhi e la fissai proprio come lei fissava me. Ero estasiato. Le piaceva il mio cazzo e si vedeva, e a me piaceva lei. Abbassai i due sedili. Non sapevo fin dove voleva arrivare. Sapevo di scoparla con il marito ...
    ... presente, che l’avremo fatto in una camera d’albergo molto particolare con atmosfera romantica. Adesso lei era li in macchina che mi succhiava voracemente l’uccello. La gonna di nuovo su per comodità. Bellissima e sensualissima. La presi per i bracci e la tirai verso di me facendomela sedere a cavalcioni. Le misi le mani sulle chiappe e spostatole gli slip le toccai la fica. Fracida, morbida. La mia cappella era li. La sentivo con le dita. La presi e gliela puntai sulla fica, senza penetrarla.
    
    “andiamo da me” mi disse.
    
    Quel tragitto sembrò lunghissimo. L’eccitazione saliva sempre di più.
    
    “ma c’è tuo marito?” le chiesi.
    
    “si”
    
    “Sali tra cinque minuti, secondo piano a destra”mi disse.
    
    Arrivai al portone e le feci uno squillo. Sapevo solo il suo nome. Maria. Salìi al secondo piano. Suonai. La porta si apri. Entrai. dietro c’era lei. Chiusi la porta. La luce era soffusa. La mia eccitazione era a mille come del resto tutto il giorno al pensiero di quell’incontro. Quando la vidi mi sentii attratto come da una calamita. era stupenda. Indossava un completo di intimo bianco. Vestaglia di seta. Aperta. Un corpetto che tirava su il suo bellissimo seno con i capezzoli in bella vista . Slip trasparenti e calze autoreggenti. Mi avvicinai la circondai con il braccio per salutarla. Era molto calda. Morbida. Le infilai la mano negli slip per accarezzare il sedere e spingerla verso di me per farle sentire la mia eccitazione. Le sussurai all’orecchio che era bellissima. Lei gettò la ...