1. Biscotti & LOsanghe (atto 3-3)


    Data: 20/02/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Vanj B.

    ... tutto va’ nel modo migliore, ma questo fatto mi fa’ riflettere e comprendere che è un periodo in cui sto trascurando la famiglia. In questo momento la mia vita viaggia su due binari differenti, la vita “normale” che implica gli affetti e l’impegno sociale e quella “trasgressiva” che mi porta alla passione e all’evasione e, capisco che la seconda, nonostante il poco tempo dedicatole, occupa i miei pensieri per una buona parte della giornata portandomi molte volte ad essere distratto e poco attivo su le altre cose. Sarebbe bellissimo poter coordinare bene le due cose, cioè, il rapporto con Manuela che mi fa’ provare esperienze sessuali che mai avrei immaginato di poter fare, gli affetti verso la famiglia e l’impegno lavorativo in modo da non trascurare nulla, ma, la mia esperienza di vita mi dice che le cose con il tempo cambiano sempre e, capisco che prima o poi dovrò rinunciare ad una di queste per salvare l’altra. Giovedì. Apro la porta del pièd’aterre. Ciao Manuela, dico, mentre vado verso la poltrona dove è seduta completamente nuda con la gambe aperte appoggiate sui braccioli. Non mi piace come mi hai chiamata, risponde, dillo meglio che mi prende. Ciao bella signora troia, replico, va bene così?. Si, va’ meglio, risponde sorridendo. Sul serio ti piace essere chiamata così?. Da tè si, molto. Huauuu ti sei depilata!. Mi sono rasata tutta e mi sono truccata la faccia molto pesante con la matita nera, come vedi, perché volevo farti una sorpresa. Così hai proprio una faccia ...
    ... da troia, le dico, me l’hai già fatto diventare duro. Voglio che oggi sia un giorno speciale. Perché?. Te lo dico dopo, risponde, ora siedi lì “indicandomi la poltrona di fronte” e guardami, voglio godere per tè. Inizia a toccarsi e masturbarsi, poi, prende i suoi cazzi di lattice e comincia ad infilarseli dappertutto dicendo: guardami!!, guardami!!, mi piace tenere le gambe aperte, mi piace sentirmi i buchi sempre pieni, mi piace godere, essere inculata, sentirmi troia ed essere guardata così!!. Non resisto, anch’io comincio a masturbarmi di fronte a lei. Amore non “venire”, dice con voce ansimante, aspetta, prima devo “venire” io. S’infila il cazzo più grosso nel culo praticamente sedendocisi sopra, poi con le dita s’allarga il buco della figa e dice: amore guardami!!, guarda!!, “vengo” per tè, e si apre il buco il più possibile per farmi vedere le sue contrazioni. Sento che sto per raggiungere l’orgasmo, lei capisce e s’alza dalla poltrona senza togliersi il fallo che ha nel culo, prende un piattino sottobicchiere che c’è sopra il tavolino e viene da me. Toglie la mia mano dal cazzo e lo prende con la sua facendomi sborrare sopra il piattino, poi, mi chiede di guardarla e con la lingua beve tutto il mio sperma fino a che il piattino è tornato pulito e lucido. Le do un bacio e: sei stata bravissima, le dico, e m’incammino verso il bagno. Dove vai?. A far pipì. Aspetta, usciamo in terrazza. Perché?. La voglio io, voglio sentirmi la tua gatta, come ho fatto con Marìka. Sei ...
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