Mia sorella liceale in una festa universitaria - Terza parte
Data: 21/02/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Roles93, Fonte: EroticiRacconti
... momento riuscì addirittura a liberarsi dalle mie presa, afferrandomi con forza per i capelli spingendomi la testa, con tutta la forza che aveva in corpo, contro la sua figa, mentre lei si lasciava quasi cadere di peso su di me, quasi sedendosi. Io stavo soffocando, mi mancava letteralmente l’aria sotto quella gonna e in quella morsa. Il mio viso era bagnato, respiravo a stento ma non volevo demordere, e nonostante tutto continuai a leccare e succhiarla, mentre, con le mani ormai libere, afferrai con forza il suo culo da sotto la gonna iniziando a strizzarlo violentemente. Sentivo il suo orgasmo vicino, ma non volevo finirla così velocemente, volevo farla godere scopandola. Decisi di interrompermi sul più bello, proprio mentre il suo respiro e i suoi gemiti si facevano sempre più forti e assordanti e il suo corpo avere spasmi incontrollati, non si aspettò questa mia reazione e si fece scappare un spontaneo “ Nooo” con voce affannata. Subito mollo la presa delle mani dalla mia testa per posizionarsi le mani dinanzi la bocca per evitare di dire altre parole di troppo che avrebbero potuta farla riconoscere. Sarei un pazzo a negare che non ho provato a capire di chi fosse la voce, e addirittura sospettare di chi appartenesse, ma in quel momento di eccitazione e ubriachezza, era il mio corpo e il mio istinto animale che voleva prelevare sulla ragione. Mi alzai di colpo, afferrai entrambi i suoi seni con le mie mani e li strinsi con forza e la girai contro il muro, feci pressione ...
... con il mio petto contro la sua schiena schiacciandola senza darle possibilità di movimento, mentre le mie mani continuavano ad afferrare i suoi seni e le mie dita come delle pinze a stritolare i suoi capezzoli. Alla cieca, diedi un colpo di reni all’indietro, per poi successivamente fare un colpo di bacino in avanti forte e assestato riuscendo ad infilare tutto il mio cazzo dentro la sua figa fradicia. Avevo già scopato altre volte nella mia vita, ma quella volta la potrei definire la più bella e appagante di tutte, la sua vagina era stranamente larga, ma non ci feci molto caso e mi concentrai soprattutto alle sue contrazioni che tentavano di stritolare il mio cazzo mentre il suo calore vampante mi creava un appagamento unico. Lei urlò forte, spezzò il suo respiro trattenendolo dentro di sé finché non iniziai a muovermi sempre più velocemente e con colpi sempre più assestati e in profondità. Ad un tratto quel momento fu quasi interrotto dal bussare della porta, catapultandomi nella realtà, ricordandomi che ero dentro uno stanzino e avevo i minuti contati, una voce ruppe lo strano silenzio di fuori urlando “Manca un minuto!!!!”. Entrambi in contemporanea sbuffammo di dispiacere, e decisi di accelerare il più possibile per appagarla. Il mio bacino sbatteva contro al suo culo risuonando per tutta la stanza come se fosse un tamburo, sentivo lei contrarsi sempre di più, come se stesse tentando a venire e liberarsi da quel peso dell’eccitazione ed esplodere in un orgasmo liberatorio. ...