1. La mia prima milf (2° parte)


    Data: 22/02/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Roccia85, Fonte: Annunci69

    ... tranquilla; ma ecco che mi chiede: - Devo togliermi le scarpe, mi sento i piedi gonfi ed indolenziti... - Accenna ad alzarsi e la blocco con un movimento deciso ma delicato: -Ferma o finisci di nuovo a terra! Ci penso io.- Mi sposto al fondo del divano ed inizio a slacciarle il cinturino che cingeva la caviglia, via una scarpa, lentamente, poi via l'altra ed automaticamente mi viene da massaggiarle i piedi. Avrà sì e no un 36, li trovo tremendamente sexy, ma giuro che in quel momento il mio unico intento era quello di farla ristabilire e rilassare.
    
    Per fortuna non ho nessuno che mi aspetta a cena penso, intanto lei assapora l'altra metà di gianduiotto e nel mentre torna a sorridermi: - Sei davvero dolce, che figura... Come posso ringraziarti? -
    
    Anche lì: non vi dico quante idee! Mi stavo arrapando da matti ma dovevo comunque mantenere un minimo di contegno.
    
    - Ti va di farmi compagnia per cena? - Mi dice.
    
    - Perchè no! Però cucino io, e tu ti riposi ancora un attimo.
    
    Accenna a una risposta del tipo: non voglio che ti disturbi così, ma non le do il tempo di continuare dicendole: E'UN ORDINE!
    
    Sorride di nuovo, mi fa cenno di avvicinarmi e torniamo a baciarci ...
    ... dolcemente. Questa volta ho modo di gustare la sua lingua, il sapore dolce del gianduiotto quasi si perde con il gusto della sua bocca, del lucidalabbra... Sento una sua mano scorrermi sul petto, seguita a ruota dall'altra, dirette al nodo della cravatta che cede dopo una minima indecisione sotto le carezze di quelle mani affusolate e quelle unghie squadrate capaci di regalare brividi a profusione.
    
    Mi sbottona il colletto, passa ad accarezzarmi la testa mentre io continuo avidamente ad assaporare ogni millimetro delle sue labbra, accarezzandole i capelli ancora raccolti e le gambe ora più schiuse e rilassate. Salgo fino a sfiorare il pizzo dei suoi collant, nell'interno coscia, indugio una frazione di secondo e lentamente torno a scorrere fin dietro al ginocchio, rallentando il ritmo ormai incalzante della mia lingua nella sua dolce bocca.
    
    Improvvisamente mi stacco, la fisso un secondo, torno a darle un dolce bacio sulle labbra e le sussurro: - Ho fame anch'io...
    
    Mi alzo lentamente, le sorrido, lei ricambia, torna a socchiudere gli occhi ed io mi dirigo in cucina pensando a cosa inventarmi per rendere quella serata ancora più speciale ed emozionante.
    
    CONTINUA..... 
«123»