Un'estate da ricordare
Data: 22/02/2018,
Categorie:
Anale
Autore: bisbeticadomata00, Fonte: xHamster
Avevo 15 anni e già da un anno avevo perso quella verginità che ingombrava tanto il mio corpo, il quale aveva deciso di svilupparsi tutto d'un tratto all'età di 13 anni portandomi ad avere un seno enorme (quinta) che all'epoca mi faceva paura nonché vergogna. In compenso la separazione dei miei genitori, oltre ad una profonda tristezza, mi aveva portato quella libertà che ho incanalato subito nel sesso.Quell'estate avevo appena finito il quarto ginnasio e come al solito mi toccava andare in Calabria con mia madre ed il suo compagno. La novità di quell'anno però sarebbe stata l'arrivo del figlio di lui, che dopo aver fatto il viaggio della maturità insieme ai suoi amici, avrebbe passato un paio di settimane con noi. Nonostante mia mamma stesse con Paolo già da un paio d'anni, io non avevo mai conosciuto suo figlio, se non foto. La mattina in cui arrivò mi colpì soprattutto per i suoi capelli arruffati. Ci presentammo e poi andò a dormire stanco del viaggio. Mia madre mi diede l'onere di fargli conoscere il paesino e la spiaggia, così il giorno dopo, nonostante le sue titubanze (avendo 18 anni sarebbe voluto uscire da solo), venne con me in giro. Subito fui invidiata dalle mie amiche, che non rimasero indifferenti alla sua presenza. La sera però Fabio (questo è il suo nome) chiese ed ottenne di uscire da solo. Io come al solito, dopo aver fatto il viale pedonale un paio di volte avanti e indietro, aver preso il gelato insieme al mio gruppetto, feci ritorno a casa. A ...
... mezzanotte, neanche fosse cenerentola avevo il rientro; lui invece tornò che saranno state le due-tre. Dopo essere andato in camera sua, entrò nel bagno lasciando la porta socchiusa. Io da curiosa quale ero, silenziosamente mi accostai ed attraverso il vetro lo vidi che si stava masturbando.Ero già stata con alcuni ragazzi, ma a parte che erano quasi tutti coetanei, la visione del suo uccello in erezione mi colpì profondamente, perché mi sembrò (ed in effetti lo era) enorme.L'indomani stranamente Fabio mi invitò a scendere in spiaggia insieme; io naturalmente accettai di corsa e dopo aver posato la roba sotto l'ombrellone, andammo a fare un bagno insieme. Lui cominciò a schizzarmi con l'acqua, io risposi e nacque una battaglia-gioco che si trasformò subito in un groviglio di mani che si toccavano. Lui più di una volta mi agguantò il sedere, io mi aggrappavo a lui per sentirne l'odore del corpo. Poi all'improvviso mi tolse il pezzo di sopra del costume, invitandomi a riprenderglielo. Io che non sono mai stata vergognosa, senza batter ciglio, aprii le braccia mostrandogli le mie tettone, che lui fissò quasi ipnotizzato. Quel gesto mi procurò la restituzione del reggiseno nonché parecchi punti ai suoi occhi.Il pomeriggio lo passammo insieme ai nostri genitori, la sera come al solito, ognuno per conto suo. Quando lui fece ritorno a notte inoltrata, dopo essere andato in bagno come al solito, io mi presentai sull'uscio e sorridendo gli dissi senza nessun problema "vuoi una mano?" Lui mi ...