La compagnia
Data: 22/02/2018,
Categorie:
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: Gotwaiss, Fonte: RaccontiMilu
Era una domenica estiva come tante altre. Ci eravamo dati appuntamento alle dieci alla chiesa di San Ferdinando per poi andare tutti insieme al mare. Per quanto mi riguarda, dovevo passare a chiamare Lorenzo, e poi insieme, passare da casa di Francesca per prendere lei e le sue due amiche del cuore, Anna e Gigia. Solitamente, quando ci ritrovavamo tutti insieme, ci muovevamo a piedi, in quanto la nostra città costiera non era poi così grande.Passai alle nove e mezzo a casa di Lorenzo, come previsto, e mentre lo aspettavo mi fumai una sigaretta. Insieme poi ci dirigemmo giù al portone di Francesca, citofonammo e aspettammo. Il Portone si apri quasi subito, e una voce femminile da sopra le scale ci gridò qualcosa. Entrammo nel portone per sentire meglio. Era Gigia che ci diceva che Francesca non era pronta e ci invitava a salire per mettergli fretta. Era sempre ritardataria. Facemmo spallucce e salimmo. Entrammo in casa salutando Gigia e Anna, per poi rivolgere lo sguardo verso Francesca. Era ancora in mutande e reggiseno mentre si versava il caffè dalla caffettiera nella tazza. Ci offriva le spalle, lo faceva a posta. Le piace mostrare il suo culo sodo che quasi sfiorava i capelli biondi lunghi. Ma ci muoviamo?� gridai. �Sii sii� rispose ridendo, sfoggiando quel sorriso tipico delle ragazze stronze, "prendo il caffè e andiamo".I suoi non c�erano, e lei ne approfittava per gustarsi la casa in libertà quel poco che poteva. I genitori di Francesca ci conoscevano ...
... tutti, ma non avevano idea di quel che facevamo in giro; al contrario del fratello più grande, che ci conosceva fin troppo bene. Lo vedemmo uscire dalla sua stanza con i boxer neri indosso, mentre si stiracchiava. Cercò di salutarci dopo averci guardato con aria assonnata. Francesca, col solito sorriso malizioso gli gridò addosso �proprio te cercavo, vieni vieni�. Con lo sguardo mezzo addormentato evitò la sorella e andò verso la caffettiera a versarsi una tazzina. Lei lo tirò per un braccio, facendogli quasi versare il caffè, e lo fece arrivare dritto a lei. �Ma cosa vuoi?� �La correzione al caffè� rispose lei sorridendo. �Dai Francesca, è tardi� dissi io, ma lei rispose subito �si, faccio in fretta.� Abbassò i Boxer al fratello, prese il suo cazzo in mano e iniziò a giocherellarci per farlo inturgidire.�Dai, ti do una mano� disse Gigia. Spostò il suo corpo atletico verso il fratello di Francesca, si mise alle sue spalle e con la mano gli iniziò a toccare le palle. Indossava una paio di pantaloni da danza bianchi aderenti e abbastanza trasparenti, un perizoma nero che spiccava ed una canotta bianca sportiva che risaltava la sua terza. Mentre Francesca e Gigia finivano il lavoro, Io e Lorenzo guardammo Anna e vedemmo che indossava una maglietta a maniche corte nera e un paio di Jeans. �Cos�è, hai un funerale?� le dissi. �Dai, lo sapete com�è mia madre. Quella se esco un po� più libera non mi fa toccare neanche la maniglia della porta.� Era bassina, ...