Anniversario di matrimonio
Data: 25/02/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: benves
Era il nostro anniversario di matrimonio, il decimo per l’esattezza pochi minuti fa le avevo mandato un messaggio svelandole la mia sorpresa per lei: Amore, stasera ti porto a cena fuori, preparati!
La sua risposta non si era fatta attendere: “ Mmmm … e cosa mi devo mettere?
A te cosa farebbe piacere? Voglio farti un regalo anche io … farò quello che vuoi tu, decidi tu!”
Era la mia occasione, avevo la possibilità di vedere finalmente se Daniela, la mia adorata mogliettina, era la moglie devota che tutti conoscevano o se, sotto l’apparenza, era una femmina in calore.
D’altronde, i miei dubbi su di lei erano oramai molti e mi ero convinto che aspettasse solo un mio cenno per svelare la sua vera natura.
Decisi così di essere esplicito e le scrissi: “Ti voglio al massimo stasera, non mi basta che tu sia sexy, ti voglio zoccola!”.
Al mio messaggio non rispose lasciandomi nel dubbio sino a sera: avevo fatto bene a essere così esplicito?
Oramai ero arrivato a casa e ci avrei messo a saperlo.
Avevo scelto un ristorante un po fuori mano, sicuro così di non incontrare nessun conoscente, a Barberino del Mugello, forse non troppo elegante ma con un patio all’aperto.
Entrato in casa Daniela mi accolse con un caldo bacio invitandomi a prepararmi e senza far nessun cenno al suo abbigliamento che mi pareva del tutto normale, sin troppo sobrio per le mie richieste: gonna al ginocchio, una maglietta aderente che in effetti metteva in risalto le sue forme anche sotto ...
... il giacchino e un paio di stivali: ne fui un po’ deluso ma feci finta di nulla.
Mentre però finivo di prepararmi, Daniela mi guardò con un sorriso di sfida e levandosi il giacchino, alzò la gonna dicendomi: -Sono abbastanza zoccola per il mio porcello?-
Sotto la gonna aveva un paio di calze nere velate con reggicalze, quel reggicalze che le avevo regalato e non aveva mai messo, così come il completino perizoma minuscolo e reggiseno così piccolo che i capezzoli uscivano fuori e bucavano la maglietta!
Per l’eccitazione non capivo più nulla … lo aveva fatto, si era vestita come la troia che avevo sempre desiderato!
La baciai appassionatamente e le dissi: – Daniela cosa sei stasera?-
-La tua troia!- Fu la risposta e mi bastò.
Durante il viaggio non smise un attimo di tormentarmi, alzando la gonna e mostrandomi il bordo della calza, sapendo di farmi impazzire o accarezzandosi con falsa naturalezza i seni per mostrare i suoi capezzoli duri attraverso la maglietta.
Una volta arrivati, il ristorante si mostrava più alla buona di quanto appariva sul sito: nel parcheggio trovammo posto tra due camion.
-Ma dove mi hai portato?- disse Daniela con imbarazzo, -In un posto da camionisti vestita così?-
La baciai tranquillizzandola e scesi per aprirle la portiera con fare cavalleresco ma anche per ammirarla meglio: per scendere dall’auto infatti, aveva aperto le gambe mostrando interamente le sue splendide cosce e il candore della pelle a contrasto con la balza nera ...