163 - Marika e la famiglia sequestrata dagli evasi
Data: 03/09/2017,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
Da una e-mail di Marika � Fatti realmente avvenuti negli anni '90 in una città del nord ItaliaPREFAZIONEFra le pagine del suo diario, Marika, trova tracce indelebili dei suoi tormenti di gioventù: La sua prima sigaretta fumata tossendo fin quasi a vomitare, un bacio dato sotto il portone di casa con un suo inesperto coetaneo, le sue prime carezze solitarie, i regali di Natale spacchettati con il febbrile desiderio di scoprire; il primo giovane amore e la conoscenza di quell�oggetto misterioso e meraviglioso che lui teneva duro e rigido dentro alle mutande, la vita rischiata con quell�altro ragazzo ai centocinquanta all�ora sulla sua scintillante moto e.. mille altre cose importanti che lei teneva racchiuse su quel diario con la copertina di finta pelle rossa.Alcuni anni prima era mancato il papà e dopo un paio d'anni anche la mamma aveva raggiunto suo marito all'aldilà. Alla lettura del testamento Marika scoprì che i suoi genitori, le avevano lasciato la casa e ai suoi due fratelli maschi, Alberto ed Enrico, avevano destinato i soldi che erano depositati sul conto corrente. Così Marika, assieme alla sua famiglia, si era trasferita lì, in quella splendida villa, abbarbicata su un cucuzzolo della collina e immersa nel verde con sottostante il magnifico panorama delle assolate campagne.Forse questo diario ritrovato nel solaio della casa che fu dei suoi genitori, poteva essere un importante segnale per fare un bilancio della propria vita.Alla mente, oltre che i ricordi belli e ...
... piacevoli scritti su quelle pagine ingiallite, tornarono prepotenti anche quelli meno belli e in particolar modo le sovvennero quei momenti terribili, quando, durante la grande festa che i suoi genitori avevano organizzato in casa loro, per il suo fidanzamento con Massimo, irruppero in quella stessa casa cinque energumeni con il volto mascherato, le armi in pugno e obbligarono tutti a sdraiarsi proni a terra, minacciandoli con le loro pistole.Quello certamente fu il peggior momento della sua vita, almeno lo fu durante la prima ora di quel sequestro con relative minacce e susseguenti percosse gratuite.Oggi la vita le sorrideva, lei era felice con il suo Massimo, che nel frattempo era diventato suo marito. Il lavoro di lui era uno di quegli impieghi importanti, si era fatto strada ed era diventato un prestigioso dirigente d'azienda ed era gratificato oltre che dalla invidiabile posizione anche dalla prosperosa retribuzione mensile. Tutto ciò consentiva a Marika una vita comoda e assolutamente senza pensieri.Marika approfittando della splendida giornata di sole, si era messa il bikini e si era adagiata sulla comoda sdraio, posta sul grande terrazzo della villa che era stata la casa dei suoi genitori. Il suo diario in mano ed una bibita fresca sul tavolino adiacente. Pagina dopo pagina giunse appunto a leggere ciò che lei stessa aveva scritto subito dopo la fine di quella festa. Erano fogli scritti con calligrafia minuta dalla quale si riusciva quasi a comprendere lo stato d'animo ...