-
I Rockers - Capitolo 2
Data: 26/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Anale Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... piccoli capezzoli. Lui era un ragazzo fantastico ed io l’amavo quanto amavo gli altri tre. Cominciai a lavare il suo corpo, quando fummo puliti uscii dalla vasca, presi un enorme asciugamano spesso e lo allargai sul pavimento. Lo feci sdraiare sopra e cominciai ad asciugarlo attardandomi su ogni parte del suo corpo. Bob mi sorrise quando lo avvolsi in un asciugamano asciutto e lo portai in soggiorno. Mi sedetti su un divano, me lo feci sedere in grembo e lo tenni nelle mie braccia come se fosse ancora un bebè. Lo cullai dolcemente e lui sospirò. Capii che stavo soddisfacendo il suo bisogno profondo di essere abbracciato e coccolato. Restammo là seduti per quasi un’ora, poi lui si svegliò.“Grazie” Disse baciandomi sulla guancia.“Prego Bob” Risposi: “Ogniqualvolta tu ne senta il bisogno, dillo ed io lo farò di nuovo. Sarà un segreto tra noi due se lo desideri.”“Lo apprezzo. Non penso che gli altri ragazzi capirebbero.”“Tutti hanno bisogno di qualche cosa del genere di tanto in tanto.”“Bene, tu sembri capire, David. Mi tratti come un uguale e non come un bambino. Grazie per essere un tipo a posto.” E mi sorrise.“Prego. Ora sarà meglio che ci vestiamo, abbiamo davanti una lunga giornata.” E gli schiaffeggiai scherzosamente il culo nudo. Bob rise mentre tornava in camera da letto per vestirsi. Io mi versai una tazza di caffè e pensai a quello che era successo. Bob era un ragazzo fantastico e si stava avviando a cambiamenti più emotivi che fisici. Mi dissi che dovevo stargli più ...
... vicino, guidarlo quando fosse il momento giusto. Andai a vestirmi poi andai in bagno per lavarmi i denti e sorpresi Bob che beveva da una bottiglietta piena di acqua. Lui vide che lo guardavo.“Per favore non dirlo!” Implorò. Io mi chiesi se i suoi stati d’animo fossero più profondi di quanto pensassi. “Non dirò niente. Ne possiamo parlare più tardi.” Lui sospirò sollevato e vuotò la bottiglia. Io gliela presi e la nascosi nella mia borsa. Uscimmo dal bagno proprio nel momento che bussavano alla porta.“Ehi ragazzi!” Clint e gli altri tre erano lì sorridenti: “Cosa succede?”“Non molto. Stavo per venire a cercare tre disperati.” Gemettero per lo scherzo ed io risi per le loro espressioni.“Andiamo a fare colazione e poi programmeremo la giornata. Sarà lunga per voi ragazzi.” Dissi. E non stavo scherzando, dovevano fare due show, poi un’ora ad una stazione radio a firmare autografi e quindi essere giudici in un concorso di giovani promesse. Ritornammo all’albergo alle dieci e mezza quella sera. I ragazzi erano completamente esauriti. Clint volle passare la notte con me, Dave e Bob sarebbero stati insieme e Scott avrebbe avuto una suite tutta per lui. Io feci a Clint massaggi a tutto il corpo che lui apprezzò ed immediatamente si addormentò tra le mie braccia. Guardai per un po’ il ragazzo dormire ed ascoltai il suo morbido russare. Era veramente carino. Poi finalmente chiusi gli occhi e dormii. Sognai che i quattro erano con me. Qualche cosa mi svegliò il mattino seguente. C’era ...