1. La meglio gioventu' 8


    Data: 26/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Quandohai17anni

    ... vigore continuo a succhiarlo. Scivolato via dalla bocca, Domenico lo afferrò lo rimise velocemente nei pantaloni e con un salto scese dalla cattedra, corse in bagno per poi ritornare subito dopo… era rosso in viso, e bloccando nuovamente la bocca rientra in classe… mi blocca le braccia dietro la mia schiena e buttandomi sul banco senza togliere niente simulava una scopata… mi schiaffeggia il culo e mi dice: No nel culo no!. Mi libera si siede su una sedia e liberando di nuovo il cazzo questa volta calandosi fino ai piedi i pantaloni e le mutande mi chiede di togliermi le scarpe e di segarlo con i piedi… non lo avevo mai provato, non sapevo se ne ero capace, ma proviamoci…. Tolsi le scarpe e sedutomi sul banco vicino alla sedia di Domenico, mi tolsi i calzini e provai ad afferrare il cazzo tra i miei piedi… salivo e scendevo scappellando e coprendo la cappella di Domenico tra i miei piedi, capì che il lavoretto era gradito da Domenico che mi guardava con gli occhi socchiusi e che si mordicchiava il labbro inferiore pronunciando sempre più forte un: mmmhhh!!!
    
    Gli strusciai sulla cappella ancora umidiccia il mio alluce destro, Domenico ansimò di più, ma oltre a godermi lo spettacolo di un bel ragazzo che sta a cazzo all’aria, a me piaceva partecipare, così saltai giù dal banco e a gattoni mi posizionai tra le gambe aperte di Domenico e con la punta della lingua gli leccavo sotto le palle, di nuovo pronte ad esplodere, succhiai un testicolo con la mia bocca e con la punta ...
    ... leccai il cazzo per la sua lunghezza leccando anche la mano di Domenico che aveva preso di nuovo a segarsi con velocità, appena arrivato all’apice del cazzo, la velocità della sega aumentò e nuovi fiotti di sborra mi bagnarono prima le labbra per poi riempire la mia bocca… le mie papille gustative era in festa, assaporando quel nettare dal sapore dolciastro e meno salato di tutti gli altri che avevo assaggiato, dalla consistenza abbastanza grumosa… guardai Domenico ingoiai la sua sborra e sempre guardandolo negli occhi mi leccai il labbro superiore…
    
    Domenico mi diede una mano e mi fece alzare, poi prese un fazzolettino si ripulì per bene la cappella, appallottolò il fazzolettino fece canestro nel cestino dell’immondizia, poi si rialzò le mutande e i pantaloni, aspettò che indossassi le scarpe e aprì la porta, raccolse lo zaino e andò via senza proferire nemmeno una parola.
    
    Ci rimasi male, per colpa degli ormoni avevo distrutto un’amicizia, ma poi riflettevo anche per lui andava bene altrimenti la seconda volta non ci sarebbe stata… andai in bagno mi lavai la faccia piena di sudore, per l’eccitazione e per il caldo, raccolsi lo zaino e mi diressi verso casa a segarmi con un briciolo di malinconia sull’accaduto.
    
    Per due giorni con Domenico non ci fù parola, ma dopo il secondo giorno di silenzio, tolto l’imbarazzo generale, ci dicemmo che era il nostro segreto e che mai nessuno lo avrebbe saputo. Un segreto che ha consolidato la nostra amicizia visto che ancora oggi io e ...
«1...3456»