1. Una fantasia


    Data: 03/09/2017, Categorie: Voyeur Autore: Aletheia, Fonte: EroticiRacconti

    Avvolto attorno a una piccola torre di libri, un filo di lucine dorate illuminava appena la stanza. Poco più in basso, una cornice arancione a forma di farfalla proteggeva una foto natalizia di tanti anni prima. Stesa a pancia in su, gli occhi che si chiudevano per la stanchezza dopo una lunga giornata di lavoro, Anna aspettava sotto le coperte calde. Sin da bambina le capitava di scoprirsi a fantasticare fissando il soffitto. Si sorprendeva a pensare cose inverosimili e assurde: dall'essere piccoli come una formica, all'essere una goccia d'acqua; dal vivere la vita immobile di un sasso scaldato dal sole, a quella di un cespuglio cresciuto vicino ai binari di un treno. La sua immaginazione le faceva fare i viaggi più inspiegabili, pertanto neanche questa volta avrebbe saputo dire come aveva fatto ad arrivare dov'era. Al di là dell'ampia porta-finestra, il cielo inquinato dalla luce aveva un colorito blu-verdastro: mentre immaginava la volta celeste come una palude piena di fuochi fatui, Anna sentì dei rumori provenire dall'entrata. "Eccolo! Finalmente..." Fece uno scatto sotto il piumone, stringendo forte i pugni per non mettersi a sedere ad aspettarlo. La sua voce elettrizzata era ridotta a un sussurro: se l'avesse trovata ancora sveglia avrebbe scritto il suo nome tra i cattivi e addio doni di ...
    ... Natale! L'uomo entrò nella camera da letto trascinando dietro di sé un grosso sacco: nella stanza semibuia il rosso vivo del suo abito appariva ingrigito, il luccichio di una fibbia d'argento poco sopra il cavallo dei pantaloni appariva e scompariva come la luce di un piccolo faro. "Chissà cosa c'è dentro quel sacco..." Si chiedeva Anna sbirciando tra le palpebre socchiuse. "Hohoho... - una risata soffocata interruppe la frase per un attimo - vediamo chi abbiamo qui..." Da una tasca l'uomo estrasse un foglio. "Anna... Che bel nome. E dimmi, Anna, sei stata brava quest'anno?" La ragazza strinse forte gli occhi e le labbra: avrebbe voluto scoppiare in una libera risata e rispondere che sì, era stata brava! L'uomo si avvicinò ancora al letto e vide che sul comodino lei aveva preparato un bicchiere di latte e un piattino di biscotti come da tradizione. "Ma che dolce sei stata... Lasciarmi qualcosa per rifocillarmi..." Si sedette sul letto dandole le spalle ed iniziò a sbocconcellare i biscotti intingendoli nel latte. Approfittandone per aprire gli occhi, Anna vide la sua schiena fasciata dall'abito. Senza rendersene conto, allungò una mano dandogli una carezza leggera. I muscoli, sotto le sue dita, s'irrigidirono e l'uomo si bloccò: solo una goccia di latte si muoveva ancora, colandogli dalle labbra... 
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