1. Cristina


    Data: 27/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: ionascosto

    ... trattamento. Tu cerchi di non pensare ad eventuali spettatori. Provi a fare la furba aprendo troppo presto la bocca facendo la stessa mossa di prima ma io non ci casco e stringo ancora più forte. Quando lo rilascio avresti voglia di piangere.Ti passo una busta e ti ordino di andare al bagno e di fare quello che trovi scritto nel foglio senza mai toccarti, senza godere.Ti avvii con un passo dondolante verso il bagno e per tutto il tragitto, o almeno fino a dove arriva il raggio del telecomando, subisci di nuovo le vibrazioni. Questa volta sono al massimo della potenza e fatichi molto a camminare.Finalmente sei dentro al bagno e leggi subito il biglietto.�grazie, Sir� pensi mentre ti togli i leggings per mettere i slip e una gonna per poi tornare da me. Logicamente l�ovulo &egrave rimasto dove era ma siamo quasi arrivati e non hai più quella vistosa macchia davanti alla fica esposta con quei leggings che non nascondevano nulla.Scendiamo dal treno e usciamo dalla stazione.�Ora andiamo al sexy shop� ti dico chiamando un taxiSei troppo preoccupata per rispondermi ed io attendo di essere seduti nel tassì per fartelo notare.Il tuo volto arrossisce di colpo e sottovoce mi dici �si Sir�Al tassista chiedo di portarci al mercato più vicino mentre rido dentro di meIl mercato &egrave pieno di gente indaffarata a fare la spesa. Ci sono tanti banchi di frutta, verdura, carne e qualunque altro cibo. Ci dirigiamo verso uno che vende verdura e prima di fermarci ti dico�stai attenta alle ...
    ... dimensioni di quello che comprerai perch&egrave lo userò su di te. Però non fare la furba come prima, hai capito che non ti conviene!�Giri per il banco guardando il cibo esposto, ma più che altro per recuperare parte della lucidità che hai perso quando hai sentito la mia frase, e poi, intelligentemente, prendi una busta e scegli tre/quattro pezzi di zucchine e cetrioli.Sul tassì che ci riportava verso la stazione, e di conseguenza verso la squallida camera d�albergo che per entrambi noi rappresentava l�agognata meta, ho �sollecitato� di nuovo la tua voglia usando continuamente il telecomando. Il tempo delle interruzioni a volte erano talmente minime che non facevi in tempo neanche a recuperare il respiro. Ad un certo punto il tassista ci ha chiesto se stavi bene e la mia risposta lo ha lasciato sconcertato perché ho detto solamente �non potrebbe stare meglio� aumento le vibrazioni al massimo facendo in modo che tu arrivassi quasi all�orgasmo.Lui si &egrave zittito e non ha più parlato ma deve aver intuito qualcosa perché guardava continuamente nello specchietto retrovisore facendoti arrossire ancora di più.Finalmente siamo entrati in camera e come sempre ti sei spogliata in un secondo inginocchiandoti poi davanti a me in attesa che iniziassero le danze, qualunque danza a questo punto, pur di poter dare sfogo a questo orgasmo che ti portavi indietro da Milano.Ho tirato fuori il cazzo già ben inturgidito e l�ho avvicinato a te senza neanche bendarti. Hai visto la mia cappella già ...
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