Una nuova amicizia
Data: 28/02/2018,
Categorie:
Trans
Autore: laurachiaretta, Fonte: Annunci69
Ho sempre pensato che l'affetto e il voler bene a una persona non avesse un limite preciso e così è capitato una sera in un piccolo locale.
Ero uscito con alcuni amici per una birra serale in un pub molto tranquillo, non sapevamo se sarebbe diventata una pre disco o una pre dormita.. ma il piacere della birra e della compagnia ci teneva di buon umore.
Dopo qualche discorso interessante e molti banali, incominciai a guardarmi attorno, normale qualche donna incominciata a girovagare tra i tavoli.
Come sempre una attira le tue attenzioni, non fosse altro per l'effetto birra.., un viso normale ma una scollatura magnetica, confesso di averci messo dentro gli occhi più di una volta.
Poi vedo che parlotta con un tipo e questo saluta l'amico fianco a me.
Tutti e due vengono verso di noi, si presentano, la coppia era sposata e l'uomo un collega del mio amico. Si mettono a sedere proprio di fianco a me, lui a parlare al mio mio amico e lei, a fianco rivolgendomi la schiena.
Poi si volta, si scusa per la schiena e mi sorride in maniera solare. Io sono un po frastornato e anche imbarazzato visto il mio "garbo" con ci le misuravo il reggiseno.
Incomincia lei a parlare e la trovo una persona molto dolce e interessante. Le chiedo cosa fa i suoi hobby e lei mi racconta della sua passione per la medicina, è una brava infermiera, mi sembra così almeno dal trasporto con cui ne parla.
Poi quasi senza una inflessione di malizia mi dice: "Ho visto che ti piace molto il mio ...
... seno". Io mi imbarazzo come un adolescente colto con un barattolo di nutella in mano e non posso che annuire. Poi visto il modo con cui me l'ha chiesto non posso che replicare, ma in maniera delicata: "Si splendido, credo che tu sia fortunata ad avere un seno così bello."
Subito fa finta di capire il senso ma poi "Beh scusa una donna ha le sue armi di seduzione, gli uomini hanno le loro, spalle grandi, viso spigoloso, mascolinità" disse sorridendo “è così che si ottiene quello che si vuole”.
"E' verò, faccio io, ma se poi non fosse questo il desiderio?, se uno volesse approcciarsi ad una persona in modo gentile, garbato, cercando di farla sentire a suo agio, perchè così hai anche tu più possibilità di conoscerla meglio, di avere un rapporto più pieno più profondo?"
"Bhe" rispose lei "in questa società questo verrebbe etichettato come un bravo ragazzo o come un gay, che poi per alcuni sono sinonimi."
"Certo" gli risposi "ed è questo che mi lascia così tanto perplesso, sia nei miei confronti che nei confronti degli altri, solo che non mi sento gay e non mi sento etichettabile, non mi pesa il giudizio, ma il fatto che questo è sempre assolutamente parziale e gratuito".
"E che cosa vorresti allora" rispose e si vedeva che era molto incuriosita da questa discussione, forse questi temi toccavano molto anche lei.
Allora prendendo coraggio "E perchè invece di nascere uomini o donne una volta sola, non potremmo nascere ogni mattina uomini o donne come ci aggrada, mi ...