1. La vera me


    Data: 28/02/2018, Categorie: Masturbazione Autore: MissL, Fonte: EroticiRacconti

    Una giornata stancante di lavoro, no, una mega giornata stancante di lavoro preannunciata da altre giornate altrettanto stressanti. Non solo il mio lavoro consiste nel sorbirmi vocine di bambini talvolta isterici per ore, ma anche genitori altrettanto pallosi una volta ogni quattro mesi. Oggi è stata quella volta. Torno a casa, la pace della mia casetta, il mio angolo di tranquillità conquistato dopo tanti sforzi. Sono tentata di mantenere il silenzio per contrastare le voci che ancora ronzano nella mia testa, ma accendo la tv giusto per compagnia. Entro in bagno sconvolta, guardo il mio viso provato, stropiccio la mia faccia per capacitarmi che ne sono uscita viva. Mi guardo, e appoggio le mani ai bordi del lavandino per sporgermi meglio. Crollerei già quì così, senza neanche lavarmi, ma sento la puzza di mille persone sulla mia pelle e devo togliermela. Sarei quasi tentata di fare un bagno caldo, ma alimenterei la mia voglia di relax crollando sicuramente tra le bolle di sapone. Lego la mia chioma riccia e bionda in uno chignon improvvisato, giusto per non bagnarmi i capelli, poi comincio a slacciare la camicetta da brava maestrina che mi sono messa. Odio le camicie, se non altro perchè devo stirarle, anche se bottone dopo bottone, vedere il mio corpo che si libera da questa costrizione ha un qualcosa quasi di erotico. Mi mordo le labbra, come se al posto dello specchio ci fosse un uomo a guardarmi, continuo la messa in scena, mi lecco l'indice e percorro la mia pelle fino ...
    ... all'incavo dei seni per poi scivolare su uno di essi e infilarsi sotto il reggiseno e trovare il capezzolo eccitato. Rido allo specchio per la mia stupidaggine ma smetto di ridere se penso da quanto tempo un uomo non mi tocca davvero, non c'è da stupirsi se il mio corpo si eccita anche solo alla finzione che ci sia qualcuno a guardarmi. Finisco di spogliarmi rimanendo nuda davanti allo specchio. Eppure non sono così male, anzi, sono anche una bella ragazza, certo, qualche imperfezione che mi rende unica, ma per il resto non sono ne grassa ne pelle ed ossa, la giusta carne che di solito piace ad un uomo, soprattutto nel seno che riempe perfettamente la coppa C che adesso è a terra. Mi volto ad ammirare il mio culetto, lo accarezzo e mi verrebbe voglia di palparmelo da sola, se non fosse che aumenterei il mio disagio personale. Mi lavo velocemente cercando di far sparire la giornata dal mio corpo. Mi vesto con l'asciugamano per non prendere freddo mentre mi sposto dal lavandino al bidet. Mi siedo prima con la schiena verso il muro, aprendo il getto che, nonostante sia stato annunciato, sorprende i miei sensi bagnandomi il sedere. Chissà quanti non sanno che ci si lava così, me lo chiedo da quando l'ho letto sorprendentemente su di un articolo. Il getto si stabilizza puntando sull'ano. Dio potrei stare ore così, è davvero un piacere unico, quasi paragonabile ad una lingua che lo percorre insinuandosi al suo interno. E' solo acqua, eppure la mia fantasia viaggia lontano. Premo un ...
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