1. Venerdì


    Data: 01/03/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Vert_

    ... urlare. “Guarda ‘sta troietta… Inizia a piacerle…” fa uno degli uomini. Una seconda schizzata le inonda il seno, mentre in due si organizzano per una doppia penetrazione. Parlottano un po’ per decidere chi deve prendersi il culo, infine si accordano amichevolmente. “Tanto dopo casomai facciamo cambio”, concludono. Vedo la mia dea contorcersi di dolore cercando con tutte le forze di non farsi violare da quei due pezzi di carne, ma è tutto inutile: pochi secondi dopo la sua fica e il suo culetto sono invasi senza pietà, ed io la sento mugolare in un misto di piacere e di dolore… Ancora una sborrata, poi un’altra. Il suo corpo è già fradicio. Il tizio col bastone che stava lì a controllarmi le si avvicina: ha sempre le gambe spalancate a forza, ma siccome si dimenava troppo ora gliele hanno legate belle aperte con una grossa corda. “Guarda cosa ti infilo ora nella fighetta…” dice sadicamente l’uomo col bastone. Glielo passa tra le grandi labbra per un minuto buono, infine si decide al infilarlo. E’ grosso e va troppo in profondità. Lui lo muove senza nessuna cura. Uno degli uomini mascherati le piscia addosso, innaffiandole le tette e la pancia. Poi un altro fiotto di sperma, questa volta sul viso. A quel punto mi libero dai legacci, tolgo il bavaglio, mi alzo e mi incazzo sul serio.
    
    “Ma si può sapere che cazzo stai facendo?? Ero stato chiaro! Vi avevo detto che solo io potevo sborrarle in faccia!”, grido all’indirizzo di quel ragazzo, che ancora sgocciola finendo di ...
    ... godere. “Scusa non avevo capito!” mi fa indietreggiando, mentre il cameriere mi si avvicina e mi batte un cinque. “Dai stai calmo, sta andando tutto alla grande…” mi rassicura. Vedo Luana spalancare gli occhi. Non capisce. Mi avvicino a lei da dietro la testa prendendole i capelli e tirando. “Stai tranquilla, mia piccola troietta, va tutto bene. Ci sono qua io. Era solo una piccola sorpresa che ho organizzato per te. Non negarlo, so che lo desideravi… Ci è voluto del tempo e, beh, un certo impegno, ma a quanto pare ci sono riuscito…”. Luana non riesce a trovare le parole questa volta, è troppo spaesata. “Sei un gran porco bastardo” riesce solo a dirmi, e mi sputa in faccia mentre il tizio col bastone non sa se deve continuare. “Che faccio capo, glielo metto nel culo o no?”. “Aspetta”, gli rispondo. Mi avvicino ancora di più all’orecchio di Luana e, senza che nessuno possa sentire, le sussurro: “Dipende da te tesoro. Puoi andartene ora e non vedermi mai più. Basta solo che mi dici che giorno è oggi, e tutto questo finirà…”. Luana deglutisce e non risponde. Le batte forte il cuore nel petto. Si prende qualche istante per pensare. Sta soffrendo e sta godendo, si vede, anche se non vorrebbe ammetterlo ad anima viva e probabilmente nemmeno a sé stessa. “Che giorno è oggi? Dimmelo e sei libera”, la incalzo. Lei mi guarda dritto negli occhi e finalmente si decide: “E’ già sabato…”, risponde con voce spezzata. La bacio in fronte e ordino all’uomo col bastone di infilarglielo più che può ...
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