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L'intrusa
Data: 01/03/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Cassandra666
... rinunciare al mio servizio. È una dura prova per te. Sento che traffichi con la mano nella figa di lei per darle un po' di sollievo, ma lei continua ad urlare. “scopami, scopami!” prima che mi possa sfuggire, lascio che il mio dito si sostituisca alla lingua e cominci ad allargarlo per bene. Prima uno, che entra con una facilità insospettata. Poi due, tre. Cazzo è completamente aperto. Una gioia per la mia vivida depravazione. Credo che potrei entrarci una mano e credo che lo sappia anche tu. Che tu anzi, lo desideri. Sporgi il culo ancora di più per agevolarmi le operazioni. Mi chino leggermente per spiare fra le tue gambe e vedere che fai con la sua puttana e lo spettacolo che mi si presenta mi fa subito bagnare. Io con le dita infilate nel tuo culo, tu con tutta la mano sprofondata nella figa della troia la sbatti come un pistone. Lei gode talmente che non ha manco la forza di fiatare ed io affascinata da questo spettacolo decido di osare. Mi faccio largo con il quarto dito nel tuo culo, entra con facilità e mi preparo ad ultimare la penetrazione con la mano intera, lasciando che il buco si abitui alla penetrazione e che godendo si bagni ancora di più. Ecco è il momento. Sento che scivola, no, mi risucchia dentro e tutta la mano è affondata. Mio Dio che sensazione ...
... divina. La mano fino al polso presa fra quelle carni morbide e calde. Affondo. Estraggo. Affondo. Estraggo. Ancora e ancora e ancora. Sento la lussuria impossessarsi di te. Vorresti fare di più ma non puoi muoverti, prigioniero di mani e carni che abusano di te. Io inginocchiata dietro di te mi godo il lento dentro e fuori della mia mano. Sono in estasi. Mi scosto ancora un po' e vi vedo baciarvi furiosamente. Forse per tappare i suoni inascoltabili che escono dalle vostre bocche. Allora decido di uscire. Con cautela estraggo la mano. È umida, inzuppata di umori e di piacere anale. Se non fossi così eccitata forse proverei disgusto ma non ne sento nemmeno un po'. Quello è il frutto della mia depravazione e ne sono fiera. Tu crolli in ginocchio, ti volti verso di me, estraendo la mano da lei e poggiando il viso suo suo ventre. Mi guardi, il viso arrossato e deformato dal piacere così inaspettato. Ti sorrido, un sorriso sincero e semplice. Tu ricambi, socchiudendo gli occhi mentre lei ti carezza il capo. Mi tiro su giusto il tempo di vedere che lui succhia e lecca tutti gli umori che la sua avidità ha fatto colare da lei. Mentre si sciolgono nelle loro effusioni io indosso il mio strap. Sono pronta e vogliosa. Non mi fermerò finché non mi mancherà il fiato. Sotto a chi tocca. .