1. AIUTIAMO I CARCERATI, ADOTTIAMO UN GALEOTTO…. FACCIAMOGLI SCOPARE LE NOSTRE MOGLI


    Data: 02/03/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Cuckold Autore: gallocedro5

    ... per lui.Era come se stesse mangiando un piatto pieno di aragosta già sgusciata, si stava abbuffando, non credevo ai miei occhi, non ci potevo credere a quello che vedevo. In più sapendo , vedendo che faceva parte del corpo della mia sposa, conoscendola bene quella figa che tante volte avevo leccato, avevo penetrato, vederla adesso in bocca a lui, impazzivo, avevo il cazzo che mi esplodeva nei pantaloni , inoltre sentivo lei ansimare e la guardavo in difficoltà, che subiva , che sentiva le attenzioni pressanti, le leccate di quel galeotto mai visto fino a 5 minuti prima .Lui iniziò a salire ed a leccarle il ventre, l�ombelico, la vita così stretta e morbida.Con le mani la palpava ovunque e lo stesso con la lingua, allora io le tolsi la camicetta e rimasta in reggiseno, a balconcino, la sbottonai dietro e lo tirai su mettendo a nudo le sue tette, i suoi seni stupendi, una bella quarta abbondante.A quel punto lui vide la maternità di mia moglie e si avventò con le mani sulle tette strizzandole, sentendone la morbidezza e quanto fossero sode. Si avventò con la bocca, leccandole, poi sui capezzoli iniziando a succhiarli, prima uno e poi l�altro, iniziò a morderli e a tirarli, mamma mia che voglia che aveva il galeotto. Io guardavo lui e guardavo lei, lei stava impazzendo, si sentiva posseduta da lui, si sentiva preda, usata.Lui alternava, leccava, ciucciava una tetta, un capezzoli, lo mangiava, lo divorava e nello stesso momento palpava, mungeva l�altra tetta, il tutto non ...
    ... curante di lei, senza pensare di procurarle piacere o di essere delicato , di non spaventarla, di non farle male.Era da così tanto tempo che non si gustava una femmina e neanche sapeva quando avrebbe avuto la prossima possibilità che pensò a gustarsela al massimo a mangiarsela a divorarla.Lei cercava di ritrarsi, lei vedeva il viso del carcerato sulle sue tette, quindi vicino a lei, al suo viso, istintivamente le veniva di allontanarsi, ma io che ero li , le tenevo la testa ferma, la bloccavo, facevo in modo che rimanesse in quella posizione da cui le tette pendevano e lui la gustava.Lui le strizzava una tetta, la palpava con forza, con ardore, facendole anche male e intanto nell�altra la ciucciava come se fosse allattato, come se uscisse il latte, le mordeva il capezzolo e lo tirava, lo leccava da matti con tutta la lingua.Le metteva una mano dietro la schiena per trattenerla, per tenersi la tetta su in alto e con l�altra la convogliava, la teneva dritta così da immergere il suo viso sul seno.Il suo reggiseno non era ancora stato tolto e poggiava sopra i seni.Io la spingevo dalla schiena verso di lui, le spingeva indietro ma eraquindi tenuta ferma da lui ed a me per esaudire i piaceri del carcerato. Poi tornò sulla figa per continuare a leccarla ancora sempre con ardore, con tutta l�eccitazione. Andò sulle tette e sulla figa, sul corpo, se la voleva gustare tutta, io la tenevo e le dicevo , le spiegavo di come faceva eccitare il porco.Io incitavo lui a gustarsela a mangiarsela ...