Mia sorella
Data: 03/03/2018,
Categorie:
Lirica,
Autore: Pensieri Osceni
Osservavo mia sorellauna donna molto bella.Superati avea i quarantama era bona tutta quanta.Una mora assai formosae una faccia deliziosa,folti ricci a incorniciarla,una gioia era fissarla.Ci trovavamo ogni domenica da lei a banchettareper il dì di festa, con le famiglie, insieme passare.E quella volta dopo il lauto pranzosi stava tutti a digerir la costa di manzo.Sul divano ora oziavoe curioso la sbirciavo.Lei si sporse dal balconeio fissai il suo bel culone,più era stretto nella gonnapiù mi arrapava quella donna.Dopo un po' mi ritrovaieccitato più che mai.Stavo lì come un pazzo,a tastare il mio gran cazzo.La mia patta s'era gonfiataper una sorella desiderata.Poi d'un tratto si voltò,in quella posa mi pescò.In un attimo sbiancai,la sua reazione m'aspettai.Temetti mi guardasse inorriditao disgustata e inviperita.Un istante, l'ammetto, si fece sorpresasi accigliò come se fosse offesama subito poi arrossì lei nel visoed accennò un malizioso sorriso.Si guardò un po' in giroper veder chi era a tiro,quando fu certa che nessuno vi erami si avvicinò con movenze da pantera.Si parò a me dinnanzi, con sui fianchi le ditafissandomi la patta alquanto ingolosita.Eran venticinquanni che cullavo quel pensiero,ma che si realizzasse non pensavo davvero;da che era fresca tredicenne io su lei fantasticavoed ecco che incredibilmente il sogno ora avveravo.Il cazzo mio era duro, un po' all'insù arcuato,sussultai sospirando, appena lei me l'ebbe toccato.Si chinò golosa infilandomi una mano ...
... nelle mutandee quando tastò quel duro vigore la sorpresa sua fu grande.''Il cazzo tuo a banana ho spesso desiderato''mi confessò mia sorella, con tono sussurrato.''Così il mio bel cazzo, ti ha sempre incuriosita...perché allor, solo ora, ti fai così ardita?''Fece cenno di tacere piazzando sulle labbra un dito,e dalla voglia di scoparla ero ormai impazzito.Mentre mio cognato era intontito dal gran berealla moglie affondavo le mani sul sedere.Pensar che quella moglie che si lasciava palpeggiareera mia sorella, mi fece ancor più eccitare.Le mutande si sfilò e a cavalcioni mi si sedettee il mio cazzo si infilò mentre goloso le strizzavo le tette.Iniziò a dondolare liberando un sommesso mugolio,a scopare mia sorella mi sentivo come un dio.E più il mio cazzo duro l'ha penetravapiù mio cognato avvinazzato ronfava.A dare stantuffate deciso continuaifinché di sborra calda l'interno le inondai,appena venuto la guardai desolatotemendo d'aver la mia sorella ingravidato,con un sorriso da troia più che da malandrinami disse di star tranquillo che avrebbe preso la pillolina.Per finir ci slinguammo, rilasciati ma soddisfattipoi si alzò dalle mie cosce e andò a lavare i piatti.Mia moglie con la suocera tornò dalla passeggiatae io mi chiesi se dal mio viso si capisse della fresca scopata.Ma loro in verità non si accorsero di nienteed io di ripetere l'incesto ero già molto impaziente.Io e mia moglie a quel punto tutti quanti salutammoe tranquilli verso casa pian piano ci avviammo.Lei si disse ...