Eiffel - Racconti Erotici

Eiffel

Quando mi capitò di leggere il suo profilo, rimasi stupito da un simile nick e al momento di contattarla mi riproposi di chiedere il perchè di questa scelta...

Alla mia richiesta di contatto rispose quasi subito e ci trovammo in perfetta sintonia, almeno per quanto riguardava il modo di pensare circa un eventuale incontro, che si concretizzo abbastanza rapidamente.

Le dissi che potevo ospitare in location comoda e tranquilla e questo fu un argomento vincente almeno per me: ci accordammo e al momento dell'incontro ricordo che fu di una precisione cronometrica!!

Lasciai la porta dell'appartamento socchiusa e quando lei entrò ci salutammo io in una stanza lei nel corridoio; se ne andò in bagno dove se ne stette per un tempo ragionevole fino a quando sentii i suoi passi che la portavano nella stanza dove la stavo aspettando, guardai la porta che si apriva con una certa curiosità...

La vidi entrare su delle scarpe nere decoltè con un tacco molto alto che la slanciava su quelle sue gambe esili e aggraziate, con una bella camicetta nera trasparente e una parrucca bionda del tipo "platino". Mi chiese come la trovassi ed io risposi in maniera candida e sincera che mi piaceva quel suo corpo dalle fattezze acerbe e ancor di più le sue gambe asciutte inguainate in velatissime autoreggenti nere.

Mi venne subito duro e non lo nascosi, anzi la invitai a vedere come lo trovasse visto che di li a poco ci avrebbe giocato non poco!

La feci sedere sul divano e mi sedetti ...

... accanto a lei iniziando ad accarezzare le sue belle gambe, accorgendomi che ne godeva non poco ed allora pian piano, passandole la mano nel suo interno coscia la sentii vibrare dal piacere, mi alzai e tirai giù la zip dei pantaloni mettendole davanti alle labbra il mio sesso turgido e voglioso. Non aspettò un solo istante e lo fece sparire dentro quella sua bocca ardente e piena di desiderio iniziando a farmi un pompino appassionato che mi regalava sensazioni assolutamente splendide. Cercai di contenere la sua foga e la guidai io nell'iniziare a regalarmi uno dei pompini che preferisco e che amo definire "cum lento pede". Il mio cazzo entrava ed usciva dalla sua bocca ma io le dissi di fermarsi con le labbra esattamente all'inizio della cappella, scivolando in su e in giù di pochissimo in modo da concentrare il piacere in una area circoscritta e più sensibile. Mentre mi deliziava con la bocca, anche le sue mani non stavano ferme e cercavano le mie palle per accarezzarle e far crescere il desiderio dentro di me, cosa che infatti successe molto in fretta. Mi staccavo ogni tanto dalla sua bocca vorace per poter allontanare il momento massimo del piacere e quindi venirmene in una sorta di abbandono liberatorio, cosa che mi fu utile, perchè ciò fece in modo che quel pompino durasse un bel pò!!

Eiffel, ha un corpicino aggraziato che sembra gracile ma che ha una bella carica di eros dentro, e quando fu il momento in cui la invitai a mettersi a pecorina, mi ritrovai a rimirare le sue ...