Il fidanzato di mia sorella 20
Data: 12/03/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987
... che non ho riprovato più: si mette in bocca il mio piede destro. Succhia le mie falangi come un neonato succhia il biberon e poi si abbassa su di me e mi bacia facendomi sentire la fragranza dei miei piedi, che tuttavia non puzzano perché avevo messo le scarpe poco prima di uscire e per tutto questo tempo sono stati all’aria aperta.
“Scopami, porco, scopami”, lo invoglio
“Te lo faccio entrare fino alle palle”, mi risponde
“Si, le palle…aaahhh…le voglio nel culo”
“Sei davvero insaziabile”
Lo sono sul serio tanto che, nonostante abbia il cazzo barzotto che non si e’ più ripreso dalla sborrata precedente, riesco a venire di nuovo. Questa volta sono solo poche gocce che lecco preso dall’eccitazione. Antonio leva il suo cazzo dal mio culo, si avvicina alla mia faccia, si masturba e poi schizza sul mio volto il suo delizioso nettare mascolino. Lo assaporo come si fa con la cosa che più hai desiderato mangiare mentre l’avvocato si distende accanto a me, mi mette una mano intorno al collo e mi bacia mentre il suo cazzo ritorna alle sue dimensioni normali, normali si fa per dire. Abbiamo scopato per chissà quanto tempo provando le più svariate posizioni sessuali. Adesso voglio di più dal nostro rapporto, non voglio di certo che dica alla moglie di noi ma nella nostra vita sessuale deve cambiare qualcosa, deve usare tutta la sua forza da maschio per dominarmi, deve farmi assaggiare ogni cosa del suo corpo e per questo motivo gli propongo se gli va di pisciarmi addosso. ...
... Antonio rimane un attimo sbalordito dalla mia confessione perversa, forse non gli era mai capitata una richiesta del genere prima d’ora, ma mi promette che la prossima volta mi farà assaggiare il suo caldo piscio ma adesso dobbiamo rinunciare perché ha appena sentito lo scatto della serratura. Io mi alzo velocemente e mi vesto non pulendomi del nostro sperma lasciando che siano maglia e pantaloni a pulirmi al posto mio. Usciamo furtivamente dal suo ufficio ed il corridoio e’ libero.
“Tesoro sei tu?”, domanda Antonio mentre io mi avvicino lentamente alla porta
“Papà sono io”, sentiamo risponderci dall’ altra parte della casa “sono tornato perché avevo dimenticato una cosa da portare a Sandra”
“Va bene, Enrico, fai con comodo”, risponde il padre mentre io gli do un bacio stampo ed esco dalla sua enorme villa
Uscendo di nascosto come un ladro dalla casa di Antonio, vedo la Spider di Enrico parcheggiata nel vialetto e una testa dalla chioma bionda seduta al sedile del passeggero. Sarà sicuramente Sandra, colei che gode di tutti i benefici che un corpo come quello dello stallone Enrico possano dare a chiunque ne usufruisca. Scendo i gradini, raggiungo una fermata dell’autobus poco distante dalla mega villa e torno a casa intenzionato a fare una doccia anche se devo aspettare ancora un po’ perché c’e’ Rafael che ha già occupato il bagno. Quando esce, si presenta ai miei occhi bellissimo come sempre avvolto nell’asciugamano con il suo petto tatuato così come le braccia ...