Aiutando mio padre
Data: 21/08/2023,
Categorie:
Incesti
Tue Racconti
Autore: Claudio, Fonte: RaccontiErotici-Club
Ho 27 anni e vivo con mio padre. Sono sempre stato gay ma non avevo mai praticato sesso con nessuno per timore proprio di mio padre. Una sera, mentre guardavamo la tv mi dice che il dottore gli aveva detto che, per evitare di aggravare la sua prostatite doveva cercare di venire più spesso, facendo sesso, in qualche modo. "Con chi lo faccio, che faccio vado a puttane?" mi disse. La cosa finì lì. Qualche sera dopo, sempre davanti alla tv mi chiede se ho qualche ragazza. Io rispondo di no e penso sia finita così. "Ho la sensazione che a te le ragazze non piacciano cosi tanto". Conoscendo il.suo carattere quell'affermazione mi sorprese molto. "È vero?" continuò. Io ero sorpreso, impacciato, non sapevo cosa dire. "È vero" concluse lui, visto.che ero rimasto zitto "lo avevo immaginato. Sei stato.con qualche ragazzo?" Io, rosso.come un peperone feci cenno di no. "Sai, lo.so che sei mio figlio ma ti voglio chiedere un favore" io lo guardai lui continuò, sembrava tranquillo. "Mi puoi aoutare a venire, qualche volta? Intendo una cosetta.con la mano, quasi un lavoretto, te lo chiedo perche non so come.fare e visto che tu...sai mettermi alla mia età a farmi a mano le cose". Io ero.sorpreso, molto sorpreso, non risposi. " Se ti va mi fai un grande favore, una cosa cosi al volo, senza piacere, giusto per farmi sfogare. Lo so, penso che siamo padre e figlio ma non ci vedo noente di male se fatto per aiutare". Dopo una pausa "allora, ti va? Feci a malapena cenno di si. "Se vuoi anche adesso, ...
... in bagno". Va bene, sussurrai. Si alzò e mi precedette in bagno. Mi alzai, con le gambe che mi tremavano e lo seguì. Entrai che aveva i pantaloni abbassati. "Dai, prendilo con la mano". Senza guardare allungai la mano e presi in mano il.suo cazzo, mezzo eretto e cominciai a masturbarlo. Lo sentivo bello grosso, in mano, lui ansimava e dopo poco venne, ansimando più accentuatamente. Finì tutto in silenzio, mi lavai la mano e uscì. Il giorno dopo, la sera me ne stavo andando a dormire. "Dove vai?" mi chiese. A dormire, risposi, immaginando subito.cosa volesse. " Se ti va dovrei venire di nuovo, ma solo se vuoi, senza impegno". Va bene, risposi. "Ri aspetto nel mio letto, così stiamo più comodi. Andai in bagno, mi lavai e indossai il pigiama estivo e mi diressi verso la sua camera. Era sul letto, tutto nudo " sai, cosi sto più comodo" non dissi nulla "se ti.togli almeno i pantaloncini è meglio, anche se non ti sfiorerò essere nudi aiuta. Senza dire niente mi tolsi i pantaloncini e i boxer, notai allo specchio che mi stava osservando. Mi girai e andai pure io sul letto. "Avvicinati" sussurrò e incominciai ad accarezzargli il cazzo, quasi completamente eretto. Lo vedevo.per la.prima volta, il.giorno.prima lo avevo toccato senza guardarlo. Lui ansimava di piacere mentre lo toccavo. Mi piaceva molto sia vederlo che toccarlo. "Mi piace come lo tocchi" aggiunse. Continuai, senza rispondere. Notai che piano piano aveva allungato il braccio dietro di me e mi stava accarezzando il culo. ...