1. Guide Turistiche a Fine Turno


    Data: 15/03/2018, Categorie: Etero Autore: EroticalFantasy, Fonte: RaccontiMilu

    Lorraine ha ventidue anni ed ha iniziato a lavorare durante l'estate come guida turistica due anni fa. Un impegno stancante, troppe ore in piedi tutto il giorno, indipendentemente dal tempo atmosferico, salendo e scendendo i gradini di pietra delle scalinate del castello cittadino, uno dei tanti castelli dei mille itinerari turistici della Valle della Loira.Stare a contatto con le persone non le dispiace e spesso le fanno i complimenti per il suo bel sorriso, per il suo ottimo inglese, per la sua cultura e le risposte pertinenti alle domande dei turisti. Ma in fondo, se fa quel lavoro è solo per pagarsi gli studi universitari, corso di storia dell'arte adattissimo a questo lavoro stagionale.Albert, invece, ha qualche anno di più ed ha finito gli studi da un pezzo, nel senso che ha deciso di smettere di studiare da molto tempo, da quando si è reso conto che i beni al sole di papà bastano ed avanzano anche per lui. Ma se non vuole contraddire il portafoglio � cioé il padre � deve lavorare. �Qualcosa, qualsiasi cosa�, gli han detto. Quindi eccolo a trovarsi un lavoro stagionale che non presuppone molto altro se non imparare a pappagallo quello che va ripetuto ai visitatori del Castello.Tanto quanto Lorraine ha la reputazione di ottima intrattenitrice, anche Albert ha la sua reputazione. Ed anche stasera, chiuse le porte ai visitatori, si è attardato con Paul a discutere del fondoschiena della turista americana a cui ha dato il suo numero di cellulare. Lorraine li vede parlare ...
    ... ma non li guarda, non si interessa a ciò che dicono. Sono maschi, conosce la reputazione di Albert e sa perfettamente di cosa è probabile parlino. Di qualche bella sconosciuta passata tra la folla. Magari una bionda platinata come ultimamente pare piaccia ai ragazzi.Non che Lorraine sia un brutta ragazza, ma di sicuro non ha nulla che possa attirare l'attenzione altrui. Capelli sempre raccolti in una coda corta, abiti pratici, scarpe da tennis per comodità, niente trucco sul volto e forme delineate ma per nulla procaci. Non è una donna che fa girare la testa e l'anonimato dell'uniforme da guida turistica, poi, la appiattisce in mezzo a tutte le altre guide agli occhi dell'osservatore. Jeans leggeri e camicetta bianca, con sopra il badge distintivo, appuntato al petto, con le bandierine indicanti le lingue che sa parlare.Si avvia da sola verso le cantine del castello, da controllare. Qualche cartello da rimettere a posto, le luci da spegnere, le finestrelle da chiudere, il termostato da controllare prima di chiudere a chiave il cancelletto ed andare a cambiarsi. Ognuno ha il suo spazio da sigillare, ognuno la sua incombenza.�Perché non ti sei fermata a chiacchierare con noi?�La voce di Albert arriva alle sue spalle mentre lei sta finendo di rimettere a posto le brochures multilingue della nicchia di servizio, nella stanza delle botti che mostrano ai turisti come era la cantina quando veniva ancora usata per il vino.Lui è lì, sulla porta della stanza, con un sorriso strafottente ...
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