1. Il riposino pomeridiano...


    Data: 15/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Fulippufulippu

    ... testo, il corpo di lei, il corpo di lui, bocche su bocche, bocche sul sesso, lingue aguzze puntate sul clitoride, lingue prensili attorcigliate alla cappella, lingue rosa, lingue pallide o rosse e il forellino ben in vista. Venni avvolto da una vampata di odore di sesso: a cosa paragonarla non so, impossibile trovare una similitudine. Appena giunto vedo un ragazzo di colore quasi coetaneo che si sta masturbando: il cuore mi salta fuori, la bocca mi si secca, perdo la testa. Mi avvicino e lui continua, lo tocco, che pelle liscia, non avevo mai sentito la pelle di un nero, che meraviglia. Non ha peli sul pube è completamente glabro, un’ombra nella penombra del boschetto in cui risalta la sclera bianco giallastra come di una pantera. Con l’altra mano mi attira a sé, obbedisco, mi tocca, lascio fare, anzi mi slaccio la cintura, mi cala i pantaloncini corti. Da dietro qualcuno mi toglie la maglietta, mi spavento ma mi lascio fare: era nei pressi un altro ragazzo di colore anch’egli completamente nudo. Sono nudo anch’io ora, o meglio: nuda. Mi sento una femminuccia nelle loro mani “ahhhh” mi esce un gemito, scappato così, senza controllo. Il secondo mi abbassa e mi mette il cazzo in bocca: che buono, che bello, nero, che, scappellato, diventa rosato. Non avevo mai messo in bocca un ...
    ... membro prima. Lo bacio, ma lui me lo ficca dentro, giù, poi lo ritira poi lo rificca. Lascio fare. Sono inginocchiato, sento una mano da sotto che mi palpeggia e mi scapella mi piace rivedo il sesso del racconto. Intanto lecco quel cazzo nerorosa come fosse un ciupaciups “ahh siii mi piace mi piace” esclamo. Mi lascio fare sono tramortito, mi alzo come una gatta, comincio a baciare i pettorali pronti del ragazzo nero mentre con la mano lo accarezzo ancora con quel movimento che arroventa la cappella: scendo, le palle sono immense come tutto il suo sesso, lo appoggio al petto e mi arriva fino sotto la gola. Salgo a baciargli i capezzoli pronunciati e vivi, rigonfi ed ampi. Mi inebria mordicchiarli, limonarli, afferrarli con le labbra. Sento tutto il suo odore africano che mi fa impazzire, mi struscio sulle sue cosce atletiche, tornite, mi sento una serpe che insegue la preda e intanto sporgo il culo alla lingua muscolosa dell’altro nero che penetra la rosellina e s’insinua come una animale in cerca della sua tana “Ahhhh…ohhhhh…mmmmm….ahhhhhh….go…dooooo” . Me ne vengo bagnando il bel senegalese che mi sta di fronte, che subito mi spinge ancora sul suo sesso, mi blocca la testa m’ingozza e sparge, su di me, come un mantra, il suo porco piacere che mi cola saporoso dalle labbra alla gola. 
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