1. Le mie fantasie ( parte ii)


    Data: 17/03/2018, Categorie: Etero Autore: Valerie2004, Fonte: Annunci69

    Si avvicinò lentamente, potevo sentire il suo corpo contro il mio, cercavo di immaginarlo, che taglia aveva? Era moro o biondo? Cosa indossava? Quanto era alto? Impossibile definirlo senza toccarlo, potevo solo percepire la grandezza delle sue mani intrecciate con le mie e il suo profumo, dolce come il muschio in estate....
    
    Lascio' una delle mie mani e abbasso' lentamente la sua, facendola scivolare tra le mie cosce.
    
    Sentii le sue dita spostarmi le mutandine bianche di pizzo trasparente e infilarsi alla ricerca del mio piacere, che trovo' più umido che mai!
    
    Inizio' una tortura lenta e dolce, il mio clitoride sembrava non aver segreti per lui, come se mi avesse sempre conosciuta....gioco' insieme a lui per un po', facendolo gonfiare, sentivo che stava per esplodere e lo sentiva anche lui, mentre nel silenzio della notte si udivano leggeri i miei gemiti di lussuria.
    
    Si fermò , si portò le dita alla bocca e lecco', poi le infilo' nella mia facendomi assaporare il gusto dei miei umori misti alla sua saliva.
    
    Diventavo sempre più impaziente, ero di un ingordigia maschile in certe occasioni, volevo ottenere il godimento! ma in quella situazione non mi osavo a chiedere, mi lasciavo condurre in un vortice di sensazioni inebrianti, mi sentivo ubriaca...
    
    Comincio' ad inumidirmi il lobo dell'orecchio, sussurrandomi con voce calda frasi eccitanti che mi annientavano il cervello, poi...decise che era venuto il momento di dare inizio alla danza, mi prese le cosce e le ...
    ... alzo' a se, appoggiandomi ancora più forte contro il muro, io credo che sbrodolai solo al pensiero e sentii qualcosa di caldo scivolare sulla mia pelle fredda, poi il fuoco!
    
    Mi penetro', ebbi un sussulto! Lentamente prese ad uscire ed entrare dentro di me, in un ritmo costante che mi fece perdere il controllo, gli dissi di fottermi e di farmi godere come una cagna, era questo che voleva sentire, ora era pronto per pomparmi e portarmi dove volevo essere condotta...
    
    Furono colpi forti e decisi, che mi portarono al piacere più intenso che avessi mai provato e ad un urlo che non seppi trattenere, solo la sua mano riuscì ad attutirne il suono.
    
    Mi lasciai andare tremante, lui mi appoggio' le gambe sul terreno, poi con la mano accompagno' il mio capo verso il basso ed io capi' quello che voleva...
    
    Ma ero disposta a succhiarlo ad uno sconosciuto? In effetti da uno sconosciuto mi ero appena fatta scopare ma la bocca per me ha sempre avuto un valore più intimo...tentennai, lui capì....
    
    Mi diede la mano per aiutarmi ad alzarmi... E in quel momento gli afferrai il cazzo e me lo portai alla bocca, succhiandolo come si succhia un ghiacciolo in piena estate per evitare che si sciolga, con entusiasmo e tanta sete!
    
    Gli ingoiai le palle turgide, pensai che contenevano un nettare speciale di cui avrei voluto cibarmi, con la lingua sali' dalle palle alla cappella, leccandola tutt'intorno più volte, per poi rimettermi il cazzo tutto in bocca, mentre con la mano giocavo con suo ...
«12»