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L'erba del vicino è sempre più dura - capitolo 4 - buon compleanno
Data: 05/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: anonimo21, Fonte: Annunci69
... più di tutto e stasera ho deciso di concedertelo..." Stava continuando ma lo interruppi spontaneamente: "Oddio l'x-box???" F: "Ma che mi hai preso per Babbo Natale? No, non è l'x-box ma sono sicuro che lo apprezzerai lo stesso." Detto questo mi bendò e mi disse di non muovermi. Pensai subito che avesse escogitato uno scherzo ma, con riluttanza, accettai di sottopormi al suo gioco. Lo sentii uscire dalla stanza, andare in bagno e, dopo qualche minuto, tornare. F: "Adesso puoi togliere la benda". Eseguii e ciò che vidi mi lasciò senza fiato. Francesco era di fronte a me, a un paio di metri di distanza. Aveva un'espressione maliziosa e divertita in quello splendido viso. Indossava solamente un paio di stranissimi slip neri con sopra un grande fiocco rosso. Non potevo crederci! Cosa gli passava per la mente? Le sue braccia muscolose erano unite dietro la schiena e, in questo modo, il suo grosso petto era estremamente evidenziato. I capezzoli turgidi e la pelle d'oca delle gambe segnalavano che la frescura notturna si faceva sentire sul suo corpo nudo. Ero senza parole ma non c'erano molte cose da dire. Con espressione divertita Francesco mi disse: "Buon compleanno!" mentre io boccheggiavo in cerca di ossigeno. Disse di aver capito da tempo che lo desideravo ma che lui era etero. Aveva deciso di assecondarmi, per quella notte solamente, a patto che la nostra amicizia fosse proseguita come prima. Io non capivo più niente. Mi ero fermato a quando aveva detto che ...
... avrebbe scopato con me. Ero shockato, in trance. Francesco venne verso di me finché il mio regalo di compleanno non fu a pochi centimetri dal mio viso. "Avanti, apri il tuo regalo. Tira i due lembi del fiocco". Come un automa eseguii e, quando tirai il fiocco gli slip sembrarono dissolversi e si rivelarono costituiti da un unico nastro bicolore che restò per intero nelle mie mani. Così facendo mi trovai davanti una grossa salsiccia penzolante. Scendeva per almeno 15-16 cm e un piccolo ciuffo di ricci peli biondi la sovrastava. Sotto c'era una grossa borsa soda, la pelle tesa dal suo contenuto. Il suo odore mi invase le narici. Il forte odore che Francesco emanava sempre e che mi inebriava proveniva interamente dal suo poderoso sesso. Inspirai a pieni polmoni quella fantastica fragranza e Francesco, ridendo, mi disse: "Guarda che sulla candela bisogna soffiarci non inspirare". Risi e, finalmente trovai il coraggio di toccare il mio dio. Mi alzai e poggiai le mie mani sui suoi pettorali. Una mano la portai ai suoi capezzoli e l'altra sulla sua schiena. La sue pelle era morbida e i suoi muscoli si tendevano al mio tocco. Alzai lo sguardo incrociando il suo. Le sue labbra si mossero: "Puoi baciarmi se vuoi". Non me lo feci ripetere e vi poggiai sopra le mie. Fu un bacio timido finché non sentii la sua lingua cercare la mia: in quel momento mi scatenai e il bacio divenne appassionato. Le mie mani esploravano vogliose la parte superiore del suo corpo mentre le sue mi stringevano ...